martedì 25 novembre 2008

LA CLASSE (Entre les murs) di Laurent Cantet


Giovedì 27 novembre alle ore 21.30 presso il Cinema Centrale di Lucca, il Circolo del Cinema presenta in esclusiva LA CLASSE di Laurent Cantet, un film che descrive un anno di vita di una scuola parigina, vincitore della Palma d'oro all'ultimo Festival del Cinema di Cannes.

Di seguito una recensione di Silvia Levanti da delcinema.it:

Un anno di vita dentro le mura di una scuola multietnica di Parigi: questo è il percorso scelto da Laurent Cantet- Leone d'oro nel 2001 per A tempo pieno e Palma d'oro 2008 proprio per quest'ultimo quarto lungometraggio - in cui accompagnare lo spettatore attraverso la storia del giovane insegnante caparbio François e quella della sua classe di liceali, turbolenta e vitale.Il film nasce dal romanzo Entre les murs - un grande successo editoriale in Francia nel 2006 - il cui autore François Bégaudeau, insegnante di un liceo parigino, ha collaborato sia alla sceneggiatura che ben impersonato il professore dall'umanità intensa e fragile al tempo stesso, il cui desiderio di ritrovare il senso del proprio lavoro si misura nel quotidiano scontro dialettico con i suoi alunni.Il montaggio ritmico accompagna vere e proprie schermaglie linguistiche in punta di fioretto attraverso dialoghi brevi e diretti la cui ironia, a tratti disperata ed arrendevole, viaggia agilmente in un continuo interscambio tra la lingua ufficiosa, vissuta con profondo disagio dai ragazzi, e la realtà multietnica di genitori che comunicano solamente con la lingua d'origine. Anche gli idoli calcistici della nazionale francese, le cui differenti etnie sembrerebbero livellarsi sotto un'unica bandiera, sono motivo di orgoglio e di rivalsa, feticci in cui proiettare il profondo bisogno di ricercare una propria identità, pur fragile, all'interno di una società che faticano a comprendere e che percepiscono estranea ed ostile.Sono sempre le parole con il loro peso specifico ad essere opportunità di riflessione o scintilla dalle drammatiche conseguenze: intorno ad esse gravitano piccole e grandi problematiche - dalle lamentele per il costo elevato del caffè in mensa al disagio degli adulti di fronte all'irriverenza di alunni troppo presto identificati come "difficili" - portando ulteriori elementi nel comporre il quadro quotidiano di insegnanti sempre in bilico tra buoni propositi e un muro di adolescenti sfiduciati dal futuro di cui non vedono la porta.La continua tensione sembra infine stemperarsi verso il finale, in quella partita di calcio dove professori e studenti si mescolano con allegra anarchia, due mondi lontani che si sfiorano nel gioco, ma destinati a rimanere incompresi perfino a loro stessi.Con lo stile asciutto che lo contraddistingue, Cantet riesce nella non facile impresa di descrivere la realtà scolastica nelle sue dinamiche più complesse senza lasciar spazio a proclami retorici, grazie anche al cast di giovanissimi "non attori" la cui interpretazione intensa ha regalato al film spontaneità ed una grazia notevole.

Il trailer del film:


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