domenica 13 aprile 2008

IL CINEMA WESTERN: LA SPARATORIA di Monte Hellman


Lunedì 14 Aprile alle ore 21,30 presso il Complesso di San Micheletto, il Circolo del Cinema di Lucca presenta la proiezione gratuita per tutti i soci del film LA SPARATORIA di Monte Hellmann con un giovanissimo Jack Nicholson che inaugura il nuovo ciclo nel Complesso di San Micheletto, Il cinema attraverso i generi: il film western. Rassegna che vedrà la proiezione di altri due film del genere western: Nessuna pietà per Ulzana di Robert Aldrich (21 aprile) e in prima visione assoluta l’ultimo film del regista de “I guerrieri della notte”, Walter Hill, Broken Trail (28 aprile).


Una recensione de La sparatoria (The Shooting) di Tullio Kezich tratta da MyMovies.it:


È il più interessante dei due western girati da Monte Hellman e Jack Nicholson nel 1965, ripescati adesso sui nostri schermi in seguito alla popolarità acquisita dall’attore. Vale la pena di soffermarsi retrospettivamente su quest’operazione per varie ragioni. Intanto perché i due western testimoniano la versatilità di Nicholson, presente come produttore, come sceneggiatore di Le colline blu e come interprete. Sugli autori-imprenditori di questi film influì certo l’esempio di Roger Corman, che era stato loro compagno alla scuola di recitazione e in quegli anni consolidava la propria esperienza di animatore di film popolari. Solo che i western di Hellman-Nicholson, riallacciandosi alla tradizione del genere fino a costituire un catalogo strutturalistico di temi e modi tipici, offrono un inatteso risvolto intellettuale. Partendo dalle stesse premesse delle «horse opera» aggiornate della TV, vanno a collocarsi nella corrente dei film esistenziali e comportamentisti degli anni 60. In particolare La sparatoria, che è la storia di una caccia all’uomo ristretta a pochi personaggi e rarefatta come un «kammerspiel» all’aria aperta, svela nel finale un sottofondo quasi pirandelliano, non lontano dalla problematica di cui lo stesso Nicholson si farà carico interpretando dieci anni dopo Professione: reporter di Antonioni. Alla luce di questo film verrebbe voglia di ricostruire la sotterranea e non ricchissima carriera di Hellman, spesso legata a quella dello straordinario attore War ren Oates.

Da Tullio Kezich, Il nuovissimo Mille film. Cinque anni al cinema 1977-1982, Oscar Mondadori

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