In questa opera si narra l'amore tra due giovani pastori, Astrea e Celadon, che è messo a rischio dall'invidia di un atlro pastore... Nella pellicola l'immagine riacquista una dimensione tersa, incontaminata. Lo sguardo del regista riesce a investire i corpi di una carica erotica autentica. E restituisce all'Amore tra i protagonisti, casto e mai consumato, un sentimento totale e maiuscolo. Ci si trova, però, anche il ricorso hitchcockiano alla suspence; l'uso di motivi geometrici (cerchio, spirale, labirinto, triangolo); l'importanza del caso e il divertimento. Infine se lo spettatore avrà pazienza, si godrà gli ultimi venti minuti quando, travestito da donna, Celadon può finalmente parlare all'adorata Astrea, toccarla, accarezzarla, baciarla. Imparerà così, eccitato e divertito, come al cinema si può mettere in immagini l'erotismo con arte e grazia.
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