domenica 6 aprile 2008

GLENN GOULD, HERAFTER in anteprima nazionale assoluta


Lunedì 7 Aprile alle ore 21,30 presso il Complesso di San Micheletto, il Circolo del Cinema di Lucca presenta come evento speciale la proiezione gratuita per tutti i soci del film GLENN GOULD – HEREAFTER di Bruno Monsaingeon. Il film è in anteprima assoluta nazionale e rientra tra gli appuntamenti dei Lunedì del Circolo.

La biografia del grande pianista come riporta Wikipedia:
Gould nacque a Toronto, Ontario. Imparò a suonare il pianoforte dalla madre, il cui nonno era cugino di Edvard Grieg, poi frequentò il Royal Conservatory of Music di Toronto dall'età di soli dieci anni e vi studiò pianoforte con Alberto Guerrero, organo con Frederick C. Silvester, e teoria musicale con Leo Smith.
È del 1945 la sua prima esecuzione pubblica (all'organo) e dell'anno successivo la sua prima apparizione con un'orchestra (la Toronto Symphony Orchestra) con l'esecuzione del Concerto per pianoforte No. 4 di Beethoven. Il suo primo concerto seguì nel 1947, e la prima trasmissione radiofonica per la CBC avvenne nel 1950. Questo fu l'inizio di un lungo rapporto con la radiofonia e con le sale da registrazione in genere.
Nel 1957 Gould, si recò in tournée in Unione Sovietica. Fu il primo nord americano a suonarvi dopo la Seconda Guerra Mondiale.
Il 10 aprile del 1964 Gould tenne l'ultimo concerto pubblico, a Los Angeles in California e per il resto della sua vita si concentrò sui propri altri interessi: registrazioni, scrittura, trasmissioni radio, documentari e composizioni, che tuttavia furono poche.
Gould morì nel 1982 a Toronto dopo aver subito un ictus. È sepolto nel cimitero di Mount Pleasant, a Toronto.

Gould è noto per la sua viva immaginazione musicale e gli ascoltatori hanno sempre considerato come qualcosa di eccezionale le sue interpretazioni, che vanno da un qualcosa di brillantemente creativo fino ad arrivare in certe occasioni all'apertamente eccentrico.
La sua interpretazione è stata caratterizzata da una grande chiarezza e cristallinità, con una maniacale pulizia delle note, in particolare nei passaggi di contrappunto. Gould visse in un momento in cui predominava un approccio che enfatizzava la grandiosità e in un certo senso la pesantezza delle esecuzioni di Bach, fatto che risaliva addirittura al XIX secolo, ma ancora ben presente sulla scena musicale. Ecco perché, in confronto, molti ascoltatori trovarono l'approccio di Gould come molto più leggero e gradevole, perfino rivelatorio. Lo stile di Gould molto probabilmente ha influenzato i pianisti successivi che hanno suonato Bach, ad esempio in modo considerevole Andras Schiff.
Gould aveva una tecnica formidabile, che gli permetteva la scelta di tempi molto veloci pur mantenendo sempre la separazione e la chiarezza di ciascuna nota. Faceva parte di questa tecnica l'assumere una posizione estremamente bassa rispetto allo strumento. Come evidenzia Charles Rosen, questa postura non è assolutamente indicata per chi volesse suonare alla maniera del secolo precedente, privilegiando la musica a più alto volume, cosicché Gould a volte dovette falsare certi effetti nelle sue esecuzioni registrate di Liszt con il ricorso all'overdubbing (sovrapposizione delle tracce audio). Tuttavia, permetteva di raggiungere risultati eccellenti per la musica che Gould suonava e che era scritta in origine per il clavicembalo.


Una clip della famosa esecuzione di un brano di Bach:




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