Carissimi lettori,
di seguito i titoli del prossimo ciclo del Circolo del Cinema che partirà dal 14 gennaio.
IL PRESENTE, LA STORIA - Cinema Centrale
ingresso tessera del Circolo 2009/10 5,00 € + biglietto 5,00 €
Iniziamo il 2010 con un ciclo di film, tutte prime visioni, che "toccano" alcune delle questioni più brucianti del nostro tempo: la crisi del capitalismo nel film di Moore, gli immigrati dal Sud del mondo in Europa e le loro inenarrabili sofferenze in Welcome, l'ondata di rumeni in Italia in Francesca e le conseguenze da ciò derivate; insieme ad altre pellicole che interrogano la nostra storia: quella più recente (il regime di Ceausescu in Romania, le origini antropologiche del nazismo), e quella più antica ( la Cina del XIII secolo). I registi sono di primissimo ordine: da Michael Haneke a François Ozon, da Michael Moore a John Woo e Christian Mungiu; oppure molto promettenti come il francese Philippe Lioret e il rumeno Bobby Paunescu. Non ci resta infine che augurarvi buone feste e un 2010 ricco di grande cinema!
Giovedì 14 gennaio 2010
Il nastro Bianco
di Michael Haneke con Christian Friedel, Leonie Benesch, Ulrich Tukur, Ursina Lardi, Burghart Klaußner. Austria, Francia, Germania 2009. - Durata: 140 minuti.
Giovedì 21 gennaio 2010
Capitalism, a love story
di Michael Moore con Michael Moore. USA 2009. 119 minuti.
Giovedì 28 gennaio 2010
Ricky - Una storia d'amore e libertà
di François Ozon con Alexandra Lamy, Sergi López, Mélusine Mayance, Arthur Peyret, André Wilms. Francia, Italia 2009. Durata: 89 minuti.
Giovedì 4 febbraio 2010
La battaglia dei 3 regni
di John Woo con Tony Leung, Chiu Wai, Takeshi Kaneshiro, Zhao Wei, Shido Nakamura, Chang Chen. Cina 2008. Durata: 122 Min
Giovedì 11 febbraio 2010
Welcome
di Philippe Lioret con Vincent Lindon, Firat Ayverdi, Audrey Dana, Derya Ayverdi, Thierry Godard. Francia 2009. Durata 110 minuti.
Giovedì 18 febbraio 2010
Racconti dell'età dell'oro
di Hanno Höfer, Cristian Mungiu, Constantin Popescu, Ioana Uricaru, Razvan Marculescu
con Alexandru Potocean, Teodor Corban, Emanuel Parvu, Avram Birau, Paul Dunca. Romania, Francia 2009. Durata 100 minuti.
Giovedì 25 febbraio 2010
Francesca
di Bobby Paunescu con Monica Barladeanu, Doru Boguta, Luminita Gheorghiu, Teodor Corban, Doru Ana. Romania 2009. Durata: 94 minuti.
EVENTO SPECIALE - Ingresso gratuito con tessera del Circolo
Complesso di San Micheletto
Lunedì 25 dicembre 2010
Film su Mario Tobino in collaborazione con la Fondazione Mario Tobino
PRIMA DI GOMORRA: MATTEO GARRONE - Complesso di San Micheletto
Ingresso gratuito con la tessera del Circolo
Dopo il grande successo di "Gomorra" Matteo Garrone è diventato di colpo, tra le nuove leve, il regista italiano più significativo e conosciuto in Italia come all'estero. Ma "Gomorra" è il settimo film di Garrone e i film precedenti sono dei piccoli gioielli di esplorazione della realtà e di poesia (L'imbalsamatore è forse addirittura un capolavoro) che Il Circolo del Cinema ha il piacere di presentare tutti (tranne "Primo amore") ai suoi soci.
Lunedì 1 febbraio 2010
Terra di mezzo
di Matteo Garrone
con Pascal, Barbara, Tina, Euglen, Gertian, Ahmed Mahgoub, Mario Colasanti, Paolo Sassanelli, Guglielmo Ferraiola. Italia 1997. Dur: 76 minuti
Oreste Pipolo, Fotografo Di Matrimoni
di Matteo Garrone Italia 1998. Durata 53'.
Lunedì 8 febbraio 2010
Ospiti
di Matteo Garrone con Gertin Durmishi, Pasqualino Mura, Corrado Sassi, Euglen Sota. Italia 1988 Durata: 78 minuti.
Lunedì 15 febbraio 2010
Estate romana
di Matteo Garrone con Rossella Or, Monica Nappo, Salvatore Sansone, Victor Cavallo, Simone Carrella. Italia 2000. Durata: 90 minuti.
Lunedì 22 febbraio 2010
L'imbalsamatore
di Matteo Garrone con Ernesto Mahieux, Valerio Foglia Manzillo, Elisabetta Rocchetti. Italia 2002. Durata: 101'
Rinnovo il mio personale auguri di Buone Feste!!!
mercoledì 23 dicembre 2009
martedì 22 dicembre 2009
Auguri a tutti!
Voglio augurare a tutti voi un magico Natale e un ottimo 2010 con un piccolo video in cui la splendida voce di Tori Amos vi sussurra "have yourself a merry little christmas..."
Ci rivediamo il 7 gennaio al Cinema Centrale!
Ci rivediamo il 7 gennaio al Cinema Centrale!
giovedì 19 novembre 2009
VIDEOCRACY, l'immagine prima di tutto
Stasera alle ore 21.30 al Cinema Centrale il film di cui è stato censurato il trailer dai principali organi di stampa in prima visione a Lucca: Videocracy di Erik Gandini. Di seguito il tanto contestato trailer:
Ci sono voluti trent’anni di fanciulle scosciate e giovanotti palestrati, di casalinghe disperate e quiz milionari, di reality irreali, di gossip e volgarità eretti a sistema. Un lavoro lungo e paziente, che alla fine però ha fatto centro: la tv in Italia ha preso il posto della democrazia. E' la tesi di Videocracy, reportage spietato sull’Italia berlusconiana, le sue mutazioni antropologiche e culturali. «Non è un film su Berlusconi ma sull’Italia berlusconiana», afferma il regista Erik Gandini: l’Italia dei Lele Mora, dei Briatore, Corona, Ventura. Che compaiono in scena insieme con i reduci dei Grandi Fratelli, le veline e i tronisti, la tribù Costa Smeralda, smaniosa solo di apparire, pronta a tutto per riuscirci.
Stasera al Circolo del Cinema di Lucca.
VIDEOCRACY. BASTA APPARIRE
Un film di Erik Gandini
Svezia 2009 - Durata: 85’
Ci sono voluti trent’anni di fanciulle scosciate e giovanotti palestrati, di casalinghe disperate e quiz milionari, di reality irreali, di gossip e volgarità eretti a sistema. Un lavoro lungo e paziente, che alla fine però ha fatto centro: la tv in Italia ha preso il posto della democrazia. E' la tesi di Videocracy, reportage spietato sull’Italia berlusconiana, le sue mutazioni antropologiche e culturali. «Non è un film su Berlusconi ma sull’Italia berlusconiana», afferma il regista Erik Gandini: l’Italia dei Lele Mora, dei Briatore, Corona, Ventura. Che compaiono in scena insieme con i reduci dei Grandi Fratelli, le veline e i tronisti, la tribù Costa Smeralda, smaniosa solo di apparire, pronta a tutto per riuscirci.
Stasera al Circolo del Cinema di Lucca.
VIDEOCRACY. BASTA APPARIRE
Un film di Erik Gandini
Svezia 2009 - Durata: 85’
sabato 14 novembre 2009
Carlo Petrini al Circolo del Cinema di Lucca per presentare CENTRAVANTI NATO
Lunedì 16 novembre 2009, alle ore 21.30, presso il Complesso di San Micheletto continua la retrospettiva “Ritratti” dedicata a documentari in prima visione a Lucca con Centravanti Nato di Gian Claudio Guiducci. Sarà presente alla proiezione il calciatore di cui il film è la biografia: Carlo Petrini, noto attaccante italiano attivo soprattutto nella seconda metà degli anni ’60 e ’70 in importanti squadre italiane come il Genoa, il Milan, il Torino, la Roma, il Bologna.
Il documentario narra la vita del calciatore, sia in ambito sportivo che a livello personale e descrive «tutto ciò che non avremmo mai voluto sapere sul calcio italiano». La storia di una vita intensa e fuori dal comune, dal primo incontro con il doping nel 1968 (che a trent’anni di distanza gli ha provocato un tumore al cervello), all’inchiesta sul calcio scommesse del 1980, fino ai lunghi anni trascorsi nascosto in un paesino della Normandia, dopo essere fuggito dall’Italia in seguito ad un crack finanziario di immense proporzioni... Il film si è aggiudicato il primo premio come miglior documentario al Milano International Film Festival 2007 e al Valdarno Cinema Fedic 2007.
venerdì 6 novembre 2009
Due consigli tra le miriadi di uscite musicali dell'autunno
Esuliamo un attimo dal contesto film per consigliare due uscite discografiche di notevole rilevanza per il linguaggio propriamente cinematografico degli autori, ma soprattutto per il loro alto valore artistico e musicale:
il Solo Show Alive, CD e DVD di Vinicio Capossela (uscirà il 13 novembre 2009) e Elettra di Carmen Consoli (nei negozi e su Itunes dal 30 ottobre 2009).
Di seguito il comunicato stampa del primo:
“Solo Show Alive”, uscirà il 13 novembre su etichetta Atlantic/Warner Music e conterrà in versione live le canzoni e le immagini del “concerto – spettacolo” tenuto da Capossela al Teatro Verdi di Firenze, un concerto ispirato, nella scenografia e nell’immaginario, al “side show”, una sorta di “circo delle stranezze”.
In occasione della pubblicazione del DVD + CD live, e viste le richieste, dal 24 novembre Vinicio Capossela riprenderà per le ultime repliche il SOLO SHOW, in una fiabesca versione “invernale” che presenterà alcune novità nella scelta delle “attrazioni” e una scaletta che cambierà con l’approssimarsi delle festività natalizie.
Di seguito il il comunicato del secondo:
Si intitola “Elettra” il nuovo album di Carmen Consoli, un Cd con 10 canzoni inedite uscito nei negozi di dischi dal 30 Ottobre 2009.
Per il suo nuovo album, Carmen Consoli ha scelto il nome di una donna: “Elettra”, un nome che rievoca le muse dei poemi classici. Nelle canzoni del suo nuovo Cd “Elettra”, Carmen Consoli prosegue un discorso già iniziato con “Venere” (in “Confusa e Felice”), “Narciso”, “Orfeo” (in “Stato di necessità”) ed “Eva”.
Dietro la mitologia di “Elettra”, Carmen Consoli nasconde il vero protagonista delle canzoni del nuovo album: l’ Amore, in tutti i suoi ruoli, maschere e passioni.
il Solo Show Alive, CD e DVD di Vinicio Capossela (uscirà il 13 novembre 2009) e Elettra di Carmen Consoli (nei negozi e su Itunes dal 30 ottobre 2009).
Di seguito il comunicato stampa del primo:
Vinicio Capossela torna sulla scena musicale con il motto “Tutto vivo, niente morto” riferito al suo “SOLO SHOW ALIVE”, DVD + CD che documenta il successo del tour teatrale “SOLO SHOW” (più di 60 repliche nelle principali città italiane e oltre 100mila spettatori tra il novembre del 2008 e l’aprile del 2009).
“Solo Show Alive”, uscirà il 13 novembre su etichetta Atlantic/Warner Music e conterrà in versione live le canzoni e le immagini del “concerto – spettacolo” tenuto da Capossela al Teatro Verdi di Firenze, un concerto ispirato, nella scenografia e nell’immaginario, al “side show”, una sorta di “circo delle stranezze”.
In occasione della pubblicazione del DVD + CD live, e viste le richieste, dal 24 novembre Vinicio Capossela riprenderà per le ultime repliche il SOLO SHOW, in una fiabesca versione “invernale” che presenterà alcune novità nella scelta delle “attrazioni” e una scaletta che cambierà con l’approssimarsi delle festività natalizie.
Di seguito il il comunicato del secondo:
Si intitola “Elettra” il nuovo album di Carmen Consoli, un Cd con 10 canzoni inedite uscito nei negozi di dischi dal 30 Ottobre 2009.
Per il suo nuovo album, Carmen Consoli ha scelto il nome di una donna: “Elettra”, un nome che rievoca le muse dei poemi classici. Nelle canzoni del suo nuovo Cd “Elettra”, Carmen Consoli prosegue un discorso già iniziato con “Venere” (in “Confusa e Felice”), “Narciso”, “Orfeo” (in “Stato di necessità”) ed “Eva”.
Dietro la mitologia di “Elettra”, Carmen Consoli nasconde il vero protagonista delle canzoni del nuovo album: l’ Amore, in tutti i suoi ruoli, maschere e passioni.
mercoledì 4 novembre 2009
Sacro e profano: l'opera prima di Madonna al Centrale
Giovedì 5 novembre alle ore 21.30 al Cinema Centrale di Lucca, il Circolo del Cinema di Lucca presenta SACRO E PROFANO, opera prima della popstar Madonna. Di seguito il trailer:
lunedì 2 novembre 2009
Programma Novembre Dicembre 2009 - Ritratti
PRIME VISIONI ALTRE VISIONI
Prime visioni ed altre visioni, come sempre, percorse da un filo comune sintetizzato nei “ritratti”.
Il primo, quello di Madonna, lo è indirettamente attraverso un film eccentrico e indefinibile come lo è appunto l’artista stessa; il secondo è il ritratto di Chéri-Colette, grande e scandalosa scrittrice francese, cui Michelle Pfeiffer dona il suo intenso volto; il terzo è quello di una TV italiana, in cui l'apparire ha sostituito, come valore, l'essere; il quarto ritratto è il "cattivo tenente" di Herzog, istintivo e animalesco, folle e generoso, ambiguo e spietato; per concludere infine con le inquietudini e gli ardori della giovanissima Luciana nell'Italia anni '60. Inoltre, grazie alla collaborazione di Provincia di Lucca, F.A.S.M, ASL 2 e Fondazione Mario Tobino, due appuntamenti sul tema del disagio psichico ed esistenziale e sui possibili percorsi con cui risolverlo.
Giovedì 5 novembre 2009
SACRO E PROFANO (Filth and Wisdom)
di Madonna, con Eugene Hutz, Holly Weston, Vicky McClure, Richard E. Grant.
Gran Bretagna 2007. Durata: 80 minuti.
Una delle icone contemporanee dello spettacolo, Madonna, ha esordito con un'opera curiosa, ironica e molto europea. Protagonista Eugene Hutz, leader dei gipsy punk Gogol Bordello, trait d'union tra varie storie: uno scrittore cieco che ha rinunciato alle parole, una farmacista che sogna di fare la volontaria in Africa, una ballerina classica senza soldi che deve ripiegare sulla lap dance... Una pellicola eccentrica, indefinibile, che contiene commedia, musical, video-clip, danza, sperimentazione e dramma. Madonna è molto ironica su tutti, anche su se stessa. Un'opera prima interessante, fresca e per nulla supponente.
Giovedì 12 novembre 2009
CHERI
di Stephen Frears, con Michelle Pfeiffer, Kathy Bates, Rupert Friend. Francia, Germania, Gran Bretagna 2009. Durata: 100 minuti.
Un grande regista inglese capace di attraversare con somma disinvoltura e alterni risultati i generi più diversi. Una diva americana ancora splendente. Una scrittrice, Colette, molto amata, circondata in vita e oltre da un persistente profumo di scandalo. Un soggetto che potrebbe sembrare alla moda anche se siamo nella Parigi fastosa della Belle Époque: l'amore fra una donna matura e un ragazzo molto più giovane di lei, con relativo corteo di maschere, illusioni, dolcezze, rimpianti, talvolta terribili.
Giovedì 19 novembre 2009
VIDEOCRACY - BASTA APPARIRE
di Erik Gandini Svezia 2009. Durata: 85 min.
Ci sono voluti trent’anni di fanciulle scosciate e giovanotti palestrati, di casalinghe disperate e quiz milionari, di reality irreali, di gossip e volgarità eretti a sistema. Un lavoro lungo e paziente, che alla fine però ha fatto centro: la tv in Italia ha preso il posto della democrazia. è la tesi di Videocracy, reportage spietato sull’Italia berlusconiana, le sue mutazioni antropologiche e culturali. «Non è un film su Berlusconi ma sull’Italia berlusconiana », afferma il regista Erik Gandini: l’Italia dei Lele Mora, dei Briatore, Corona, Ventura. Che compaiono in scena insieme con i reduci dei Grandi Fratelli, le veline e i tronisti, la tribù Costa Smeralda, smaniosa solo di apparire, pronta a tutto per riuscirci.
Giovedì 26 novembre 2009
IL CATTIVO TENENTE - Ultima chiamata New Orleans
di Werner Herzog, con Nicolas Cage, Val Kilmer, Eva Mendes, Xzibit, Shea Whigham.
USA 2009. Durata: 121 minuti.
L'ilarità del male. Il film di Herzog è un capolavoro di umorismo nero, con un Nicholas Cage ad altissimi livelli interpretativi e un'Eva Mendes che, con la sua tornita sensualità e seducente fragilità, offre uno scopo morale al film, altrimenti condannato a diventare dipinto vividissimo ma irrimediabilmente cinico. Immaginate Zeno Cosini, il protagonista della "Coscienza di Zeno" di Italo Svevo, cui tutto va bene anche se lui non se lo merita. Dategli una 44 magnum, uno scenario da Los Angeles stile Ellroy, anche se diluito e meno cupo. Questo è "Il cattivo tenente" di Herzog.
Dentro il disagio oltre il disagio Giovedì 3 dicembre 2009
SI PUO' FARE
di Giulio Manfredonia, con Claudio Bisio, Anita Caprioli, Giuseppe Battiston, Giorgio Colangeli. Italia 2008. Durata: 111 minuti.
Milano, primi anni '80. Nello è un sindacalista dalle idee troppo avanzate per il suo tempo. Ritenuto scomodo all'interno del sindacato viene allontanato e "retrocesso" al ruolo di direttore della Cooperativa 180, un'associazione di malati di mente liberati dalla legge Basaglia e impegnati in (inutili) attività assistenziali. Trovandosi a stretto contatto con i suoi nuovi dipendenti e scovate in ognuno di loro delle potenzialità, decide di umanizzarli coinvolgendoli in un lavoro di squadra. Una commedia (umana) dall'impianto arioso, ridente, talvolta comico, che trasmette letizia, emozioni e fa riflettere.
Dentro il disagio oltre il disagio
Giovedì 10 dicembre 2009
L'ARTISTA
di Gastón Duprat, Mariano Cohn, con Sergio Pangaro, Alberto Laiseca, Ana Laura Lozza. Argentina, Italia 2008. Durata: 110 minuti
Beffarda commedia argentina che avanza a ritmo di tango. A Buenos Aires il giovane infermiere di una casa di riposo, Jorge Ramirez, presenta all'Istituto d'arte contemporanea, spacciandoli per suoi, gli schizzi del paziente Romano, in irrecuperabile stato catatonico. Il successo è clamoroso: l'artista è osannato come il fenomeno della pittura moderna. "L'artista" intrattiene su cose serie con un tocco di leggerezza, senza trascurare una pennellata di angoscia, quando ci vuole. Ingresso gratuito. I film verranno introdotti e discussi dopo la proiezione.
Giovedì 17 dicembre 2009
COSMONAUTA
di Susanna Nicchiarelli, con Claudia Pandolfi, Sergio Rubini, Miriana Raschillà. Italia 2008. Durata: 85 minuti
Inizio folgorante: una bambina, la sensazionale Miriana Fraschillà, corre rabbiosa dalla chiesa a casa strappandosi il vestito della prima comunione. Siamo a Roma, fine anni '50, canta Little Tony, la mamma piange: «Perché mi fai questo?». La ragazzina ha perso il padre "rosso" ma non i suoi ideali: «Perché sono comunista!». Crescerà volantinando, dibattendo in sezione, tifando per gli astronauti sovietici, innamorandosi... Un'adolescenza fervida e piena di piccole-grandi delusioni. Uno stile semplice e immediato. Opera prima. Grande successo di pubblico a Venezia.
I Lunedì del Circolo Complesso San Micheletto
RITRATTI
Dopo l'imprevedibile successo di pubblico di "Pagine nascoste", proponiamo un altro ciclo, non meno intrigante, "Ritratti", che, siamo certi, non vi deluderà. Sono quattro documentari premiati ai più alti livelli (dall'Oscar al Donatello), che raccontano e approfondiscono quattro "figure" straordinarie insieme al loro contesto: un funambolo prodigioso, Philippe Petit, le madri israeliane e palestinesi accomunate dalla perdita del figlio, un centravanti fuori dal comune, Carlo Petrini, un attore non omologabile con nessun altro, Vittorio Mezzogiorno.
Lunedì 9 Novembre 2009
MAN ON WIRE
di James Marsh, con Ardis Campbell, David Demato, David Roland Frank. Gran Bretagna 2008. Durata: 90 minuti. Premio Oscar come miglior documentario 2009.
In un luminoso mattino d’estate del 1974, il funambolo Philippe Petit camminò per più di un’ora lungo un cavo d’acciaio steso tra i due grattacieli più alti del mondo, le Torri Gemelle di New York. "Man on Wire" è la storia di questa avventura surreale, progettata da un manipolo di eroici sognatori, figli del loro tempo. Attraverso il materiale girato durante la preparazione dell’intricato piano che li porterà in cima ai palazzi, il film, che ha letteralmente dominato nel panorama documentario dei migliori festival della stagione, racconta una parabola epica, una folle utopia al confine tra il gioco prodigioso, l'atto politico e la provocazione artistica.
Lunedì 16 Novembre 2009
CENTRAVANTI NATO
di Gian Claudio Guiducci, Documentario. Durata: 81 minuti.
Tutto ciò che non avremmo mai voluto sapere sul calcio italiano attraverso la storia di Carlo Petrini, ex centravanti del Bologna, del Milan di Nereo Rocco e della Roma. La storia di una vita intensa e fuori dal comune, dal primo incontro con il doping nel 1968 (che a trent’anni di distanza gli ha provocato un tumore al cervello), all’inchiesta sul calcio scommesse del 1980, fino ai lunghi anni trascorsi nascosto in un paesino della Normandia, dopo essere fuggito dall’Italia in seguito ad un crack finanziario di immense proporzioni... Primo premio come miglior documentario al Milano International Film Festival 2007 e al Valdarno Cinema Fedic 2007.
Lunedì 23 Novembre 2009
MADRI
di Barbara Cupisti Miglior Documentario David di Donatello 2008
Le “Madri” israeliane e palestinesi del documentario di Barbara Cupisti hanno in comune la perdita di un figlio nel conflitto arabo-israeliano. Nel suo documentario Barbara Cupisti dà agli occhi di madri israeliane e palestinesi la voce del dolore e di una sofferenza intima e senza fine. I loro volti, composti anche nella rabbia, di fronte alla telecamera narrano liberamente e senza interruzioni, dando corpo a racconti di cruda realtà, a cui si aggiungono, come ulteriore testimonianza e documentazione, i filmati di agenzia e le immagini - foto e filmini - più intime messe a disposizione dalle famiglie dei giovani morti.
Lunedì 30 Novembre 2009
NEGLI OCCHI
di Francesco Del Grosso, Daniele Anzellotti
Scabro ed essenziale, rapace e aggressivo. Il cinema italiano perse, quindici anni orsono, Vittorio Mezzogiorno. Ora la figlia Giovanna ne ripercorre le gesta, restituendo in un doc classico e commovente, la vibrante scossa che Vittorio Mezzogiorno dava al suo pubblico con la sua tempra fatta di forza senza aggressività, di pudore senza paura. Il suo affascinante profilo viene ricostruito attraverso i ricordi di chi lo ha conosciuto (familiari, amici e colleghi, tra i quali Mario Martone, Michele Placido, Peter Brook e Marco Bellocchio) e con l’ausilio di tanti aneddoti inediti, immagini e musiche. Su tutte quella di Pino Daniele, vera commistione di generi musicali e di culture. Un diario intimo, in cui si ricorda l’amore per le moto e per la boxe. Una Yamaha 360 e il sinistro di Monzon.
Prime visioni ed altre visioni, come sempre, percorse da un filo comune sintetizzato nei “ritratti”.
Il primo, quello di Madonna, lo è indirettamente attraverso un film eccentrico e indefinibile come lo è appunto l’artista stessa; il secondo è il ritratto di Chéri-Colette, grande e scandalosa scrittrice francese, cui Michelle Pfeiffer dona il suo intenso volto; il terzo è quello di una TV italiana, in cui l'apparire ha sostituito, come valore, l'essere; il quarto ritratto è il "cattivo tenente" di Herzog, istintivo e animalesco, folle e generoso, ambiguo e spietato; per concludere infine con le inquietudini e gli ardori della giovanissima Luciana nell'Italia anni '60. Inoltre, grazie alla collaborazione di Provincia di Lucca, F.A.S.M, ASL 2 e Fondazione Mario Tobino, due appuntamenti sul tema del disagio psichico ed esistenziale e sui possibili percorsi con cui risolverlo.
Giovedì 5 novembre 2009
SACRO E PROFANO (Filth and Wisdom)
di Madonna, con Eugene Hutz, Holly Weston, Vicky McClure, Richard E. Grant.
Gran Bretagna 2007. Durata: 80 minuti.
Una delle icone contemporanee dello spettacolo, Madonna, ha esordito con un'opera curiosa, ironica e molto europea. Protagonista Eugene Hutz, leader dei gipsy punk Gogol Bordello, trait d'union tra varie storie: uno scrittore cieco che ha rinunciato alle parole, una farmacista che sogna di fare la volontaria in Africa, una ballerina classica senza soldi che deve ripiegare sulla lap dance... Una pellicola eccentrica, indefinibile, che contiene commedia, musical, video-clip, danza, sperimentazione e dramma. Madonna è molto ironica su tutti, anche su se stessa. Un'opera prima interessante, fresca e per nulla supponente.
Giovedì 12 novembre 2009
CHERI
di Stephen Frears, con Michelle Pfeiffer, Kathy Bates, Rupert Friend. Francia, Germania, Gran Bretagna 2009. Durata: 100 minuti.
Un grande regista inglese capace di attraversare con somma disinvoltura e alterni risultati i generi più diversi. Una diva americana ancora splendente. Una scrittrice, Colette, molto amata, circondata in vita e oltre da un persistente profumo di scandalo. Un soggetto che potrebbe sembrare alla moda anche se siamo nella Parigi fastosa della Belle Époque: l'amore fra una donna matura e un ragazzo molto più giovane di lei, con relativo corteo di maschere, illusioni, dolcezze, rimpianti, talvolta terribili.
Giovedì 19 novembre 2009
VIDEOCRACY - BASTA APPARIRE
di Erik Gandini Svezia 2009. Durata: 85 min.
Ci sono voluti trent’anni di fanciulle scosciate e giovanotti palestrati, di casalinghe disperate e quiz milionari, di reality irreali, di gossip e volgarità eretti a sistema. Un lavoro lungo e paziente, che alla fine però ha fatto centro: la tv in Italia ha preso il posto della democrazia. è la tesi di Videocracy, reportage spietato sull’Italia berlusconiana, le sue mutazioni antropologiche e culturali. «Non è un film su Berlusconi ma sull’Italia berlusconiana », afferma il regista Erik Gandini: l’Italia dei Lele Mora, dei Briatore, Corona, Ventura. Che compaiono in scena insieme con i reduci dei Grandi Fratelli, le veline e i tronisti, la tribù Costa Smeralda, smaniosa solo di apparire, pronta a tutto per riuscirci.
Giovedì 26 novembre 2009
IL CATTIVO TENENTE - Ultima chiamata New Orleans
di Werner Herzog, con Nicolas Cage, Val Kilmer, Eva Mendes, Xzibit, Shea Whigham.
USA 2009. Durata: 121 minuti.
L'ilarità del male. Il film di Herzog è un capolavoro di umorismo nero, con un Nicholas Cage ad altissimi livelli interpretativi e un'Eva Mendes che, con la sua tornita sensualità e seducente fragilità, offre uno scopo morale al film, altrimenti condannato a diventare dipinto vividissimo ma irrimediabilmente cinico. Immaginate Zeno Cosini, il protagonista della "Coscienza di Zeno" di Italo Svevo, cui tutto va bene anche se lui non se lo merita. Dategli una 44 magnum, uno scenario da Los Angeles stile Ellroy, anche se diluito e meno cupo. Questo è "Il cattivo tenente" di Herzog.
Dentro il disagio oltre il disagio Giovedì 3 dicembre 2009
SI PUO' FARE
di Giulio Manfredonia, con Claudio Bisio, Anita Caprioli, Giuseppe Battiston, Giorgio Colangeli. Italia 2008. Durata: 111 minuti.
Milano, primi anni '80. Nello è un sindacalista dalle idee troppo avanzate per il suo tempo. Ritenuto scomodo all'interno del sindacato viene allontanato e "retrocesso" al ruolo di direttore della Cooperativa 180, un'associazione di malati di mente liberati dalla legge Basaglia e impegnati in (inutili) attività assistenziali. Trovandosi a stretto contatto con i suoi nuovi dipendenti e scovate in ognuno di loro delle potenzialità, decide di umanizzarli coinvolgendoli in un lavoro di squadra. Una commedia (umana) dall'impianto arioso, ridente, talvolta comico, che trasmette letizia, emozioni e fa riflettere.
Dentro il disagio oltre il disagio
Giovedì 10 dicembre 2009
L'ARTISTA
di Gastón Duprat, Mariano Cohn, con Sergio Pangaro, Alberto Laiseca, Ana Laura Lozza. Argentina, Italia 2008. Durata: 110 minuti
Beffarda commedia argentina che avanza a ritmo di tango. A Buenos Aires il giovane infermiere di una casa di riposo, Jorge Ramirez, presenta all'Istituto d'arte contemporanea, spacciandoli per suoi, gli schizzi del paziente Romano, in irrecuperabile stato catatonico. Il successo è clamoroso: l'artista è osannato come il fenomeno della pittura moderna. "L'artista" intrattiene su cose serie con un tocco di leggerezza, senza trascurare una pennellata di angoscia, quando ci vuole. Ingresso gratuito. I film verranno introdotti e discussi dopo la proiezione.
Giovedì 17 dicembre 2009
COSMONAUTA
di Susanna Nicchiarelli, con Claudia Pandolfi, Sergio Rubini, Miriana Raschillà. Italia 2008. Durata: 85 minuti
Inizio folgorante: una bambina, la sensazionale Miriana Fraschillà, corre rabbiosa dalla chiesa a casa strappandosi il vestito della prima comunione. Siamo a Roma, fine anni '50, canta Little Tony, la mamma piange: «Perché mi fai questo?». La ragazzina ha perso il padre "rosso" ma non i suoi ideali: «Perché sono comunista!». Crescerà volantinando, dibattendo in sezione, tifando per gli astronauti sovietici, innamorandosi... Un'adolescenza fervida e piena di piccole-grandi delusioni. Uno stile semplice e immediato. Opera prima. Grande successo di pubblico a Venezia.
I Lunedì del Circolo Complesso San Micheletto
RITRATTI
Dopo l'imprevedibile successo di pubblico di "Pagine nascoste", proponiamo un altro ciclo, non meno intrigante, "Ritratti", che, siamo certi, non vi deluderà. Sono quattro documentari premiati ai più alti livelli (dall'Oscar al Donatello), che raccontano e approfondiscono quattro "figure" straordinarie insieme al loro contesto: un funambolo prodigioso, Philippe Petit, le madri israeliane e palestinesi accomunate dalla perdita del figlio, un centravanti fuori dal comune, Carlo Petrini, un attore non omologabile con nessun altro, Vittorio Mezzogiorno.
Lunedì 9 Novembre 2009
MAN ON WIRE
di James Marsh, con Ardis Campbell, David Demato, David Roland Frank. Gran Bretagna 2008. Durata: 90 minuti. Premio Oscar come miglior documentario 2009.
In un luminoso mattino d’estate del 1974, il funambolo Philippe Petit camminò per più di un’ora lungo un cavo d’acciaio steso tra i due grattacieli più alti del mondo, le Torri Gemelle di New York. "Man on Wire" è la storia di questa avventura surreale, progettata da un manipolo di eroici sognatori, figli del loro tempo. Attraverso il materiale girato durante la preparazione dell’intricato piano che li porterà in cima ai palazzi, il film, che ha letteralmente dominato nel panorama documentario dei migliori festival della stagione, racconta una parabola epica, una folle utopia al confine tra il gioco prodigioso, l'atto politico e la provocazione artistica.
Lunedì 16 Novembre 2009
CENTRAVANTI NATO
di Gian Claudio Guiducci, Documentario. Durata: 81 minuti.
Tutto ciò che non avremmo mai voluto sapere sul calcio italiano attraverso la storia di Carlo Petrini, ex centravanti del Bologna, del Milan di Nereo Rocco e della Roma. La storia di una vita intensa e fuori dal comune, dal primo incontro con il doping nel 1968 (che a trent’anni di distanza gli ha provocato un tumore al cervello), all’inchiesta sul calcio scommesse del 1980, fino ai lunghi anni trascorsi nascosto in un paesino della Normandia, dopo essere fuggito dall’Italia in seguito ad un crack finanziario di immense proporzioni... Primo premio come miglior documentario al Milano International Film Festival 2007 e al Valdarno Cinema Fedic 2007.
Lunedì 23 Novembre 2009
MADRI
di Barbara Cupisti Miglior Documentario David di Donatello 2008
Le “Madri” israeliane e palestinesi del documentario di Barbara Cupisti hanno in comune la perdita di un figlio nel conflitto arabo-israeliano. Nel suo documentario Barbara Cupisti dà agli occhi di madri israeliane e palestinesi la voce del dolore e di una sofferenza intima e senza fine. I loro volti, composti anche nella rabbia, di fronte alla telecamera narrano liberamente e senza interruzioni, dando corpo a racconti di cruda realtà, a cui si aggiungono, come ulteriore testimonianza e documentazione, i filmati di agenzia e le immagini - foto e filmini - più intime messe a disposizione dalle famiglie dei giovani morti.
Lunedì 30 Novembre 2009
NEGLI OCCHI
di Francesco Del Grosso, Daniele Anzellotti
Scabro ed essenziale, rapace e aggressivo. Il cinema italiano perse, quindici anni orsono, Vittorio Mezzogiorno. Ora la figlia Giovanna ne ripercorre le gesta, restituendo in un doc classico e commovente, la vibrante scossa che Vittorio Mezzogiorno dava al suo pubblico con la sua tempra fatta di forza senza aggressività, di pudore senza paura. Il suo affascinante profilo viene ricostruito attraverso i ricordi di chi lo ha conosciuto (familiari, amici e colleghi, tra i quali Mario Martone, Michele Placido, Peter Brook e Marco Bellocchio) e con l’ausilio di tanti aneddoti inediti, immagini e musiche. Su tutte quella di Pino Daniele, vera commistione di generi musicali e di culture. Un diario intimo, in cui si ricorda l’amore per le moto e per la boxe. Una Yamaha 360 e il sinistro di Monzon.
giovedì 17 settembre 2009
IL CINEMA CENTRALE CHIUDE!!!
Appello del Circolo del Cinema di Lucca agli Enti Locali, alle associazioni cinematografiche e non, ai cinefili di ogni ordine e grado, affinché non venga chiuso il Cinema Centrale di Lucca.
Innanzitutto per una ragione generale: il Centrale non è soltanto una sala commerciale come è giusto che sia, ma nella sua storia ha esercitato e continua ad esercitare un ruolo di primissimo piano come servizio culturale a Lucca, come nessun'alra sala. Basta considerare l'esperienza straordinaria del cinema d'essai, l'Estate Cinema, Lucca Animation, LuccaFilmFestival, le proiezioni per le scuole, gli incontri con gli autori. Dal Centrale sono passati Nanni Moretti, Valeria Golino, Paolo Benvenuti, Diego Abatantuono, Daniele Luchetti, Citto Maselli, solo per citarne alcuni.
Ed è grazie al Centrale che il Circolo del Cinema da oltre 30 anni proietta i suoi cicli, le sue rassegne, promuove i suoi incontri; attività che hanno consentito a migliaia di soci di vedere film altrimenti "invisibili" e di ri-vedere i grandi classici.
In una parola il Cinema Centrale è un bene pubblico della città e sarebbe delittuoso farlo morire.
Chiediamo pertanto al Comune, alla Provincia, alla Regione, al consiglio di Circoscrizione di intervenire urgentemente per far sì, quantomeno, che la sentenza (ai nostri occhi incredibile) sia eventualmente esecutiva solo dopo l'appello del 18/11/2011.
Se questo non dovesse succedere invitiamo tutti lunedì 28 settembre ad un grande sit-in di protesta che dal Cinema Centrale invada cinematograficamente l'intera Piazza Cittadella.
Innanzitutto per una ragione generale: il Centrale non è soltanto una sala commerciale come è giusto che sia, ma nella sua storia ha esercitato e continua ad esercitare un ruolo di primissimo piano come servizio culturale a Lucca, come nessun'alra sala. Basta considerare l'esperienza straordinaria del cinema d'essai, l'Estate Cinema, Lucca Animation, LuccaFilmFestival, le proiezioni per le scuole, gli incontri con gli autori. Dal Centrale sono passati Nanni Moretti, Valeria Golino, Paolo Benvenuti, Diego Abatantuono, Daniele Luchetti, Citto Maselli, solo per citarne alcuni.
Ed è grazie al Centrale che il Circolo del Cinema da oltre 30 anni proietta i suoi cicli, le sue rassegne, promuove i suoi incontri; attività che hanno consentito a migliaia di soci di vedere film altrimenti "invisibili" e di ri-vedere i grandi classici.
In una parola il Cinema Centrale è un bene pubblico della città e sarebbe delittuoso farlo morire.
Chiediamo pertanto al Comune, alla Provincia, alla Regione, al consiglio di Circoscrizione di intervenire urgentemente per far sì, quantomeno, che la sentenza (ai nostri occhi incredibile) sia eventualmente esecutiva solo dopo l'appello del 18/11/2011.
Se questo non dovesse succedere invitiamo tutti lunedì 28 settembre ad un grande sit-in di protesta che dal Cinema Centrale invada cinematograficamente l'intera Piazza Cittadella.
giovedì 3 settembre 2009
Si riparte!!! Ecco il nuovo programma del Circolo del Cinema
Il Circolo del Cinema inizia la stagione cinematografica n. 62 con una rassegna di grande interesse a San Micheletto e un ciclo di film al Centrale di registi-interpreti del nostro prossimo futuro. La rassegna "Pagine Nascoste" ci viene direttamente da Mantova. Lì ogni settembre, a cura di Sergio Fant e Stefano Campanoni, per il Festivaleletteratura, il primo e più importante dei festival letterari italiani, si raccolgono i migliori documentari d'autore selezionati dai più prestigiosi festival internazionali, su quanto abbia a che vedere con i libri, gli scrittori e la scrittura. Quattro di questi film saranno proposti ai nostri soci, ognuno introdotto e discusso da "conoscitori" delle tematiche affrontate. Ad ottobre al Centrale inizierà il primo ciclo della stagione "Film invisibili", ossia quei film, che la stragrande maggioranza del pubblico cinematografico mai vedrà, mentre invece hanno tutte le carte in regola per appassionare, coinvolgere, interrogare.
Il programma completo:
mercoledì 9 settembre 2009 ore 21.30
Complesso San Micheletto
1000 JOURNALS
Andrea Kreuzhage | Germania/USA, 2007, 88′ | Anteprima italiana
Interverrà Stefano Giuntini, direttore de "Lo schermo".
Nell’estate del 2000 “Someguy”, anonimo nome d’arte di un artista di San Francisco, cominciò ad abbandonare in città dozzine di diari, pronti a raccogliere racconti, poesie, collage e disegni di chiunque li avesse trovati. Altri diari, fino a un totale di mille, vennero messi a disposizione di chiunque li richiedesse tramite internet, con l’obbligo di passarli o abbandonarli a loro volta, per farli viaggiare in tutto il mondo come moderni messaggi in bottiglia..
1000 JOURNALS è la storia di questo appassionante progetto, tuttora in corso, il tentativo di ripercorrere le tracce di alcuni dei diari per incontrare i loro molteplici autori.
mercoledì 16 settembre 2009 ore 21.30
Complesso San Micheletto
SHADOWS OF THE HOLY BOOK
di Arto Halonen | Finlandia, 2007, 90′ | Anteprima italiana
Perché mai alcune delle più potenti multinazionali del mondo si stanno dando così da fare per tradurre il Ruhnama, l’assurdo libro propagandistico del presidente-dittatore turkmeno Saparmurat Niyazov? C’entra forse il fatto che l’ex-repubblica sovietica sia uno dei paesi più ricchi al mondo di risorse naturali? Quando i libri sembrano avere ormai sempre meno potere o influenza sulla nostra realtà, eccone purtroppo uno che arriva da molto lontano per dimostrarci il contrario. A metà tra un’inchiesta d’assalto alla Michael Moore e un viaggio ai confini del mondo (e dell’economia globalizzata), Shadow of the Holy Book è allo stesso tempo l’incredibile storia di un libro e la denuncia dei crimini e delle follie di una dittatura.
merciledì 23 settembre 2009 ore 21.30
Complesso San Micheletto
DANTE'S INFERNO
di Sean Meredith | USA , 2007, 77’ | Anteprima italiana
Il capolavoro dantesco così non l’ha mai raccontato o mostrato nessuno. Realizzato in collaborazione con l’illustratore Sandow Birk, il film utilizza una tecnica elementare ma originalissima: i personaggi e gli scenari disegnati da Birk sono stati ritagliati e animati come in un surreale teatrino di marionette, una “graphic novel” animata non da effetti speciali ma dalla maestria artigianale di pupari underground. Ambientato in una oscura città contemporanea, rispettando la struttura dei canti ma adattando l’atteggiamento e il linguaggio dei protagonisti (molto più simile ad uno slang metropolitano) e, con una buona dose di ironia, la tipologia dei gironi (inserendo moderni peccatori di frodi fiscali, guerre “intelligenti” e menzogne massmediatiche), il film è un aggiornamento satirico dell’Inferno, un devoto tradimento dell’originale che ne fa riscoprire l’attualità.
30 settembre 2009 ore 21.30
Complesso San Micheletto
ANNA, SEVEN YEARS ON THE FRONTLINE
di Masha Novikova | Olanda/Russia, 2008, 80′
Interverrà Pia Pera, scrittrice.
Un documentario su Anna Politkovskaya, sui suoi ultimi sette anni passati in prima linea nella battaglia giornalistica per la verità e la giustizia, contro il governo di Vladimir Putin, costantemente rischiando in prima persona fino a restare vittima di un omicidio, il 7 ottobre 2006.
Per capire e raccontare la figura, il lavoro, il coraggio e le paure della Politkovskaya il film ripercorre, accompagnato da sue interviste raccolte negli anni, l’impegno contro la guerra russa in Cecenia, segnata dall’assedio al teatro Dubrovka nel 2002 e dal massacro di Beslan nel 2004. Incontriamo altre donne che continuano a lottare seguendo il suo esempio, troppo sole adesso che anche Anna le ha abbandonate.
Giovedì 1 ottobre 2009
Cinema Centrale
LEZIONI D'AMORE
di Isabel Coixet. Con Penelope Cruz, Ben Kingsley, Dennis Hopper, Patricia Clarkson, Peter Sarsgaard. USA 2008. Durata 106 min.
David è un affascinante ultracinquantenne con una cattedra universitaria e la passione delle avventure facili. Sono tante le belle ragazze che frequentano il suo corso di critica letteraria, ma un giorno entra in aula Consuela Castillo, una splendida studentessa cubana poco più che ventenne, e tutto nella sua vita cambia radicalmente. Capelli scuri, sguardo conturbante Consuela attira le sue attenzioni come un'opera d'arte e la voglia di possederla diviene per David quasi un'ossessione…
Una convincente Penelope Cruz 'oggetto del desiderio' dell'affascinante e ben più maturo Ben Kingsley in questo Lezioni d'amore, il nuovo film della regista catalana Isabel Coixet, che si è messa duramente alla prova con la trasposizione del romanzo breve del grande Philip Roth, "L'animale morente"....
Giovedì 8 ottobre 2009 ore 21.30
Cinema Centrale
TEZA
di Hailè Gerima. Con Aron Arefe, Abiye Tedla, Takelech Beyene, Teje Tesfahun, Nebiyu Baye. Etiopia, Germania, Francia 2008. dur: 138'.
Premiato alla Mostra di Venezia, il magnifico epico film di Haile Gerima ci istruisce con passione sulla storia dell' Etiopia, riassumendo quasi omericamente i fatti in un unico personaggio, Anberber, che torna nella patria lasciata ai tempi di Selassié. È andato in Germania a studiare e a subire la violenza nazista. E gli avvenimenti rimbalzano su quelli europei non così dissimili: la violenza è il massimo comun divisore. Il Paese raccontato con stile da kolossal con anima e ragione. Memoria, storia, politica, ma anche una capacità unica di creare Cinema. Uno dei film più belli degli ultimi tempi, uno dei capolavori di sempre del cinema africano, un film che chi riesce a vedere non dimentica.
Giovedì 15 ottobre 2009 ore 21.30
Cinema Centrale
RIUNIONE DI FAMIGLIA
di Thomas Vinterberg. Con Oliver Mølller Knauer, Ronja Mannov Olesen, Helene Reingaard Neumann, Thomas Bo Larsen. Danimarca 2007. Durata: 96 Min
In una piccola cittadina danese sono tutti in subbuglio: a giorni si celebreranno i 750 anni della nascita della città e il famoso cantante d’opera Karl Kristian Schmidt, nato e cresciuto lì, torna a casa per l’occasione. In un concitato clima d’operetta fervono i preparativi di tutti gli abitanti: tra i partecipanti c’è anche il giovane cuoco Sebastian, destinato a breve a convolare a nozze. A mettersi di traverso, tuttavia, è un’amica d’infanzia di cui il ragazzo si riscopre perdutamente innamorato. Ma un altro bruciante segreto sta per essere rivelato dopo tanti anni...
L’acclamato regista di Festen torna a raccontare un avvincente intrigo familiare, stavolta con i toni e il ritmo di una commedia degli equivoci, ricca di colpi di scena e interpretata da un cast perfetto.
22 ottobre 2009 ore 21.30
Cinema Centrale
LA CASA SULLE NUVOLE
di Claudio Giovannesi.
Con Adriano Giannini, Emanuele Bosi, Emilio Bonucci, Faten Ben Haj Hassen, Paolo Sassanelli.
Italia 2008. - Dur: 96'.
La storia è quella di due fratelli, uno trentenne e l' altro ventenne, uno torvo e l' altro fiducioso, uno allevatore di cani e l' altro musicista, che vanno a ripescare in Marocco il padre scomparso da anni, un artista affarista con cui i due ragazzi si confrontano e si scontrano... Sul tema «alla Salvatores» del viaggio, dell' iniziazione, road movie con tè nel deserto, il film di Claudio Giovannesi ha una buona intelaiatura drammatica, un piglio inedito nel rapporto fratellesco. Come nelle opere giovanili più audaci, conta soprattutto il tono, l' atmosfera. Che c' è. Suggerita evitando troppe spiegazioni, evocata da un dettaglio. Ma senza che il film si smarrisca. Con originalità.Cast molto buono.
giovedì 29 0ttobre 2009 ore 21.30
Cinema Centrale
SETTIMO CIELO
di Andreas Dresen. Con Ursula Werner, Horst Rehberg, Horst Westphal, Steffi Kühnert. Germania 2008. Durata: 98 Min.
Inge è una donna che ha superato i sessant’anni, sposata da trenta con Werner e innamorata di suo marito. Ma quando incontra il settantaseienne Karl è subito passione. Ritrova gli sguardi d’intesa, l’attrazione fisica, una vita sessuale ormai dimenticata. Improvvisamente si sente di nuovo giovane...
Premiato a Cannes nel 2008 nella sezione Un certain regard, Settimo cielo rappresenta con grande naturalezza e senza reticenze realistiche scene di sesso di corpi non più govani e attraenti come siamo abituati a vedere. Non che si tratti di film voyeristico, tutt'altro. Settimo cielo è rigoroso e coinvolgente, uno di quelle pellicole che stimolano dibattiti a fine proiezione. Luce naturale, totale assenza di musica, camera fissa o a spalla, interpreti di grande efficacia.
Per maggiori informazioni www.circolocinemalucca.it
Il programma completo:
mercoledì 9 settembre 2009 ore 21.30
Complesso San Micheletto
1000 JOURNALS
Andrea Kreuzhage | Germania/USA, 2007, 88′ | Anteprima italiana
Interverrà Stefano Giuntini, direttore de "Lo schermo".
Nell’estate del 2000 “Someguy”, anonimo nome d’arte di un artista di San Francisco, cominciò ad abbandonare in città dozzine di diari, pronti a raccogliere racconti, poesie, collage e disegni di chiunque li avesse trovati. Altri diari, fino a un totale di mille, vennero messi a disposizione di chiunque li richiedesse tramite internet, con l’obbligo di passarli o abbandonarli a loro volta, per farli viaggiare in tutto il mondo come moderni messaggi in bottiglia..
1000 JOURNALS è la storia di questo appassionante progetto, tuttora in corso, il tentativo di ripercorrere le tracce di alcuni dei diari per incontrare i loro molteplici autori.
mercoledì 16 settembre 2009 ore 21.30
Complesso San Micheletto
SHADOWS OF THE HOLY BOOK
di Arto Halonen | Finlandia, 2007, 90′ | Anteprima italiana
Perché mai alcune delle più potenti multinazionali del mondo si stanno dando così da fare per tradurre il Ruhnama, l’assurdo libro propagandistico del presidente-dittatore turkmeno Saparmurat Niyazov? C’entra forse il fatto che l’ex-repubblica sovietica sia uno dei paesi più ricchi al mondo di risorse naturali? Quando i libri sembrano avere ormai sempre meno potere o influenza sulla nostra realtà, eccone purtroppo uno che arriva da molto lontano per dimostrarci il contrario. A metà tra un’inchiesta d’assalto alla Michael Moore e un viaggio ai confini del mondo (e dell’economia globalizzata), Shadow of the Holy Book è allo stesso tempo l’incredibile storia di un libro e la denuncia dei crimini e delle follie di una dittatura.
merciledì 23 settembre 2009 ore 21.30
Complesso San Micheletto
DANTE'S INFERNO
di Sean Meredith | USA , 2007, 77’ | Anteprima italiana
Il capolavoro dantesco così non l’ha mai raccontato o mostrato nessuno. Realizzato in collaborazione con l’illustratore Sandow Birk, il film utilizza una tecnica elementare ma originalissima: i personaggi e gli scenari disegnati da Birk sono stati ritagliati e animati come in un surreale teatrino di marionette, una “graphic novel” animata non da effetti speciali ma dalla maestria artigianale di pupari underground. Ambientato in una oscura città contemporanea, rispettando la struttura dei canti ma adattando l’atteggiamento e il linguaggio dei protagonisti (molto più simile ad uno slang metropolitano) e, con una buona dose di ironia, la tipologia dei gironi (inserendo moderni peccatori di frodi fiscali, guerre “intelligenti” e menzogne massmediatiche), il film è un aggiornamento satirico dell’Inferno, un devoto tradimento dell’originale che ne fa riscoprire l’attualità.
30 settembre 2009 ore 21.30
Complesso San Micheletto
ANNA, SEVEN YEARS ON THE FRONTLINE
di Masha Novikova | Olanda/Russia, 2008, 80′
Interverrà Pia Pera, scrittrice.
Un documentario su Anna Politkovskaya, sui suoi ultimi sette anni passati in prima linea nella battaglia giornalistica per la verità e la giustizia, contro il governo di Vladimir Putin, costantemente rischiando in prima persona fino a restare vittima di un omicidio, il 7 ottobre 2006.
Per capire e raccontare la figura, il lavoro, il coraggio e le paure della Politkovskaya il film ripercorre, accompagnato da sue interviste raccolte negli anni, l’impegno contro la guerra russa in Cecenia, segnata dall’assedio al teatro Dubrovka nel 2002 e dal massacro di Beslan nel 2004. Incontriamo altre donne che continuano a lottare seguendo il suo esempio, troppo sole adesso che anche Anna le ha abbandonate.
Giovedì 1 ottobre 2009
Cinema Centrale
LEZIONI D'AMORE
di Isabel Coixet. Con Penelope Cruz, Ben Kingsley, Dennis Hopper, Patricia Clarkson, Peter Sarsgaard. USA 2008. Durata 106 min.
David è un affascinante ultracinquantenne con una cattedra universitaria e la passione delle avventure facili. Sono tante le belle ragazze che frequentano il suo corso di critica letteraria, ma un giorno entra in aula Consuela Castillo, una splendida studentessa cubana poco più che ventenne, e tutto nella sua vita cambia radicalmente. Capelli scuri, sguardo conturbante Consuela attira le sue attenzioni come un'opera d'arte e la voglia di possederla diviene per David quasi un'ossessione…
Una convincente Penelope Cruz 'oggetto del desiderio' dell'affascinante e ben più maturo Ben Kingsley in questo Lezioni d'amore, il nuovo film della regista catalana Isabel Coixet, che si è messa duramente alla prova con la trasposizione del romanzo breve del grande Philip Roth, "L'animale morente"....
Giovedì 8 ottobre 2009 ore 21.30
Cinema Centrale
TEZA
di Hailè Gerima. Con Aron Arefe, Abiye Tedla, Takelech Beyene, Teje Tesfahun, Nebiyu Baye. Etiopia, Germania, Francia 2008. dur: 138'.
Premiato alla Mostra di Venezia, il magnifico epico film di Haile Gerima ci istruisce con passione sulla storia dell' Etiopia, riassumendo quasi omericamente i fatti in un unico personaggio, Anberber, che torna nella patria lasciata ai tempi di Selassié. È andato in Germania a studiare e a subire la violenza nazista. E gli avvenimenti rimbalzano su quelli europei non così dissimili: la violenza è il massimo comun divisore. Il Paese raccontato con stile da kolossal con anima e ragione. Memoria, storia, politica, ma anche una capacità unica di creare Cinema. Uno dei film più belli degli ultimi tempi, uno dei capolavori di sempre del cinema africano, un film che chi riesce a vedere non dimentica.
Giovedì 15 ottobre 2009 ore 21.30
Cinema Centrale
RIUNIONE DI FAMIGLIA
di Thomas Vinterberg. Con Oliver Mølller Knauer, Ronja Mannov Olesen, Helene Reingaard Neumann, Thomas Bo Larsen. Danimarca 2007. Durata: 96 Min
In una piccola cittadina danese sono tutti in subbuglio: a giorni si celebreranno i 750 anni della nascita della città e il famoso cantante d’opera Karl Kristian Schmidt, nato e cresciuto lì, torna a casa per l’occasione. In un concitato clima d’operetta fervono i preparativi di tutti gli abitanti: tra i partecipanti c’è anche il giovane cuoco Sebastian, destinato a breve a convolare a nozze. A mettersi di traverso, tuttavia, è un’amica d’infanzia di cui il ragazzo si riscopre perdutamente innamorato. Ma un altro bruciante segreto sta per essere rivelato dopo tanti anni...
L’acclamato regista di Festen torna a raccontare un avvincente intrigo familiare, stavolta con i toni e il ritmo di una commedia degli equivoci, ricca di colpi di scena e interpretata da un cast perfetto.
22 ottobre 2009 ore 21.30
Cinema Centrale
LA CASA SULLE NUVOLE
di Claudio Giovannesi.
Con Adriano Giannini, Emanuele Bosi, Emilio Bonucci, Faten Ben Haj Hassen, Paolo Sassanelli.
Italia 2008. - Dur: 96'.
La storia è quella di due fratelli, uno trentenne e l' altro ventenne, uno torvo e l' altro fiducioso, uno allevatore di cani e l' altro musicista, che vanno a ripescare in Marocco il padre scomparso da anni, un artista affarista con cui i due ragazzi si confrontano e si scontrano... Sul tema «alla Salvatores» del viaggio, dell' iniziazione, road movie con tè nel deserto, il film di Claudio Giovannesi ha una buona intelaiatura drammatica, un piglio inedito nel rapporto fratellesco. Come nelle opere giovanili più audaci, conta soprattutto il tono, l' atmosfera. Che c' è. Suggerita evitando troppe spiegazioni, evocata da un dettaglio. Ma senza che il film si smarrisca. Con originalità.Cast molto buono.
giovedì 29 0ttobre 2009 ore 21.30
Cinema Centrale
SETTIMO CIELO
di Andreas Dresen. Con Ursula Werner, Horst Rehberg, Horst Westphal, Steffi Kühnert. Germania 2008. Durata: 98 Min.
Inge è una donna che ha superato i sessant’anni, sposata da trenta con Werner e innamorata di suo marito. Ma quando incontra il settantaseienne Karl è subito passione. Ritrova gli sguardi d’intesa, l’attrazione fisica, una vita sessuale ormai dimenticata. Improvvisamente si sente di nuovo giovane...
Premiato a Cannes nel 2008 nella sezione Un certain regard, Settimo cielo rappresenta con grande naturalezza e senza reticenze realistiche scene di sesso di corpi non più govani e attraenti come siamo abituati a vedere. Non che si tratti di film voyeristico, tutt'altro. Settimo cielo è rigoroso e coinvolgente, uno di quelle pellicole che stimolano dibattiti a fine proiezione. Luce naturale, totale assenza di musica, camera fissa o a spalla, interpreti di grande efficacia.
Per maggiori informazioni www.circolocinemalucca.it
lunedì 8 giugno 2009
La proiezione speciale di "Antichrist" di Lars Von Trier conclude la stagione 2008/2009 del Circolo del Cinema
L'ultimo controverso film di Lars Von Trier, Antichrist, uscirà in primissima visione in una serata unica al Cinema Centrale grazie alla programmazione del Circolo del Cinema di Lucca.
La pellicola, vincitrice al recente Festival di Cannes, della Palma d'Oro alla miglior attrice protagonista, verrà presentata in esclusiva giovedì 11 giugno alle ore 21.30 presso il Cinema Centrale come serata conclusiva della programmazione 2008/2009 del Circolo del Cinema che ha presentato da settembre 2008 ad oggi, nelle sole serate di lunedì e giovedì 62 prime visioni, film rieditati, visioni esclusive, pellicole della storia del cinema, opere di grandi autori.
Di seguito una breve recensione sul film di Giancarlo Zappoli tratta da MyMovies.it:
«Un uomo, una donna. Un marito e una moglie che fanno l'amore con grande trasporto. Nel frattempo il loro bambino esce dal box in cui dormiva, si arrampica sulla finestra per guardare affascinato la neve che cade e precipita morendo. La donna a distanza di un mese non riesce a riprendersi e il marito, che è anche uno psicoterapeuta, decide di curarla anche se i protocolli della professione non lo consentirebbero. Inizia così un percorso che condurrà entrambi in una casa nel bosco dove la tragedia è in agguato.
"Lascia ch'io pianga/ mia cruda sorte/ e che sospiri la libertà" È con questi versi di Handel che si apre e chiude quello che Lars Von Trier afferma essere il più importante film di tutta la sua carriera. Noi diremmo di più: si tratta del film in cui il regista danese gioca finalmente con se stesso a carte totalmente scoperte. Ciò che veramente pensa delle complesse e comunque misteriose dinamiche che stanno alla base del rapporto uomo/donna viene finalmente depurato dalle tematiche sociali che in tutti gli altri film (perlomeno a partire da Europa) tentavano, invero senza riuscirci del tutto, di occultarlo. È nudo Von Trier questa volta. Non si limita a portare i suoi due attori all'estremo con scene che faranno abbassare lo sguardo a più di uno spettatore ma va oltre.
L'idea del film nasce da un lungo periodo di depressione e finisce con il costituire una sorta di tentativo di terapia su grande schermo. I detrattori del regista danese hanno ora una freccia in più al loro arco la cui punta è stata opportunamente avvelenata dallo stesso Von Trier. Perchè questo è senza dubbio il suo film più squilibrato e al contempo più ambiguamente sincero. L'ossimoro è funzionale all'intera filmografia del regista ma torna ad esserlo, con maggior forza, anche in questa occasione. Perchè qui viene portato all'ennesima potenza il terrore che Von Trier prova verso il femminile anche se poi tenta di occultarlo con la pretesa di aver mostrato un maschio che pretende di porre sotto totale controllo la propria compagna subendone le conseguenze. La Natura (vedi caso nome femminile al punto che la si definisce solitamente Madre) è nella sua visione una creatura di Satana e la donna finisce con l'esserne la più diretta e pericolosa espressione. Dafoe sullo schermo altri non è che un Von Trier più giovane che soccombe, dopo aver cercato la strada della razionalizzazione, alla ineludibile irrazionalità totale del femminino che ha una sola strada per non nuocere: negarsi e negare in modo definitivo la possibilità del piacere. Chi sia l'Anticristo sarà lo spettatore a deciderlo. Certo è che mai come in questa occasione è emerso il lato più oscuro (qualcuno dirà "malato") di questo regista che forse grazie proprio ad Handel ci confessa il suo tormento: la sua è la dura sorte di chi soccombe quotidianamente a quella che sente come la gabbia di un corpo desiderante il sesso femminile. Con questo harakiri cinematografico ha inizio il tentativo di liberazione.»
Il trailer del film:
martedì 28 aprile 2009
IL GUFETTO su Facebook!!!
Per vari problemi determinati dall'organizzazione di Facebook il vecchio account del Circolo del Cinema è stato rimosso e sostituito con una pagina alla quale potete accedere cercando "Circolo del Cinema di Lucca".
Inoltre finalmente è attivo anche il mio account chiamato proprio come me... "Il Gufetto".
Inoltre finalmente è attivo anche il mio account chiamato proprio come me... "Il Gufetto".
venerdì 3 aprile 2009
BELLI E DANNATI in edizione integrale ad ingresso gratuito per i possessori della tessera annuale del Circolo del Cinema
Lunedì 6 aprile alle ore 21.30 per il mini ciclo dei Lunedì del Circolo a San Micheletto sugli Outsiders, il Circolo del Cinema di Lucca presenta BELLI E DANNATI in edizione integrale. Il film, diretto magistralmente da Gus Van Sant, vede la bellissima interpretazione di River Phoenix, scomparso prematuramente all'età di 23 anni, e quella di Keanu Reeves prima del successo di Matrix e altri blockbuster.
Di seguito una recensione del film di Irene Bignardi tratta da "La Repubblica":
«Chissà cosa direbbe Francis Scott Fitzgerald del fatto che un suo glorioso titolo, sotto cui ha viaggiato per settant’anni una straziante storia d’amore e infelicità tra i belli e dannati dell’età del jazz, è ora il titolo di una storia di belli e dannati dei nostri giorni. Con una non piccola differenza. Che i suoi personaggi consumavano la loro dannazione all’interno di un rapporto uomo-donna, negli splendori sofisticati della ricca e colta America “transatlantica”. Mentre Mike e Scott, i due protagonisti di My Own Private Idaho, diventato appunto in italiano Belli e dannati, consumano la loro bellezza e la loro dannazione all’interno di un rapporto omosessuale complicato da “marchette”, droga, vita letteralmente “on the road” (si dorme spesso per strada, nel film, e dorme soprattutto Mike, che per via della sua narcolessia si addormenta nei momenti di stress) e, alla fine, incrinato da quelle tentazioni eterosessuali che in un film brillante, e francese, si chiamerebbero il vizietto.
Diventato un film di culto internazionale da quando è stato presentato a Venezia 1992, e non solo all’interno della comunità gay, Belli e dannati è un film più affascinante che riuscito, più curioso che coerente, più strano che compiuto. Un’esplosione di anarchia sia formale sia sostanziale, con cui Gus Van Sant disegna in assoluta libertà il suo
Chant d’amour anni novanta. Ma senza scandalo, senza forzature, senza pruriti. Proponendo la “diversità” con la stessa naturalezza, e la stessa attenzione alle ragioni psicologiche, con cui la proponeva, vent’anni fa, Domenica, maledetta domenica.
E andando al di là. Perché la storia che Belli e dannati racconta non è tanto quella di un amore omosessuale che incontra sulla sua strada gli scogli di una tentazione eterosessuale (Chiara Caselli, sempre selvatica, intensa e poco chiacchierona), ma quella di una inestirpabile differenza di classe. Scott e Mike (rispettivamente il fascinoso Keanu Reeves e il tenerissimo e bravo River Phoenix) rappresentano i due poli della società americana. Mike è un poveraccio che vive alla giornata, uno sradicato che non sa quasi nulla della sua famiglia, una “marchetta” così nevrotica che rischia sempre di addormentarsi prima di concludere con i suoi clienti, uomini o donne che siano. Scott è un giovane “aristocratico” ribelle (suo padre, scopriamo, è il sindaco di Portland), la sua omosessualità è soprattutto una ribellione, la sua ribellione un modo di affermare la sua identità.
Con una delle tante bizzarrie della sua sceneggiatura, travestendolo appena sotto gli stracci contemporanei e trasportando la celebre taverna in un miserabile appartamento abbandonato, Gus Van Sant inserisce di peso nel film un bel pezzo dell’Enrico IV di Shakespeare (parte i), regalando al capriccioso e ribelle Scott le battute di Hal, il principe scavezzacollo che diventerà poi Enrico v, e reincarnando Falstaff in Bob, il leader tragico-grottesco della gang a cui i due ragazzi appartengono. E, come Hal, anche Scott, al momento opportuno, finito l’esperimento avventuroso, tornerà nel suo mondo dorato, mentre all’amico abbandonato non resta che rimettersi per strada.
Tanto Drugstore cowboy era coerente e freddo, altrettanto Belli e dannati è sgangherato nella struttura e caldo. E così se la dichiarazione d amore di Mike all’amico attorno al fuoco di un bivacco notturno è di conturbante intensità emotiva, la scelta estetizzante di fissare alcuni incontri erotici in immagini fisse sfiora il cattivo gusto; e si direbbe quasi che situazioni e svolte narrative siano inventate lì per lì secondo l’umore del regista, tra surrealismo e libertà godardiana, tra improvvisazione e parodia. Ma se il film non convince sino in fondo, le qualità del regista sì: forse, assieme a Shakespeare, gli sarebbe servito un secondo sceneggiatore di vaglia.»
Una scena tratta dal film:
martedì 31 marzo 2009
VALZER CON BASHIR al Cinema Centrale
Giovedì 2 Aprile alle ore 21.30 presso il Cinema Centrale, il Circolo del Cinema di Lucca presenta in prima visione, VALZER CON BASHIR di Ari Folman con i disegni di David Polonsky.
Un film di Ari Folman. Con Ari Folman, Mickey Leon, Ori Sivan, Yehezkel Lazarov, Ronny Dayag, Shmuel Frenkel, Dror Harazi, Ron Ben-Yishai, Gaetano Varcasia, Massimo Rossi, Franco Mannella, Angelo Maggi, Gianni Bersanetti, Pasquale Anselmo, Stefano De Sando, Paolo Marchese. Genere Drammatico, colore 87 minuti. - Produzione Israele, Germania, Francia 2008. - Distribuzione Lucky Red
Di seguito una recensione firmata da Giancarlo Zappoli tratta da MyMovies.it:
«Una notte, in un bar, un amico confessa al regista israeliano Ari Folman un suo incubo ricorrente: sogna di essere inseguito da 26 cani inferociti. Ha la certezza del numero perchè, quando l'esercito israeliano occupava una parte del Libano, a lui, evidentemente ritroso nell'uccidere gli esseri umani, era stato assegnato il compito di uccidere i cani che di notte segnalavano abbaiando l'arrivo dei soldati. I cani eliminati erano giustappunto 26. In quel momento Folman si accorge di avere rimosso praticamente tutto quanto accaduto durante quei mesi che condussero al massacro portato a termine dalle Falangi cristiano-maronite nei campi di Sabra e Chatila. Decide allora di intervistare dei compagni d'armi dell'epoca per cercare di ricostruire una memoria che ognuno di essi conserva solo in parte cercando di farla divenire patrimonio condiviso.
Folman, regista e sceneggiatore di qualità (è, tra l'altro, uno degli sceneggiatori di In Treatment, serie televisiva di grande successo in Israele adattata da Rodrigo Garcia per il canale dell'HBO) affronta con coraggio uno dei nervi scoperti della storia recente della democrazia israeliana. Non è però interessato a distribuire patenti di colpevolezza senza prove (sono note le accuse all'allora Ministro della Difesa Ariel Sharon considerato responsabile del fatto di aver saputo e taciuto, se non addirittura favorito).
Folman scava più a fondo utilizzando un metodo che sta progressivamente trovando una sua consistenza nel mondo della comunicazione. Decide cioè che inanellare le interviste porterebbe a realizzare un documentario rivolto a un pubblico di nicchia. Racconta allora utilizzando un'animazione scarna ma efficace che riesce a restituire il work in progress di un rimosso che da forme fantastiche o mitiche (esplicita la citazione di Apocalypse Now) passa a focalizzare una realtà orrenda che, proprio perchè tale, era stata espunta dal ricordo del singolo e della collettività. Non è un caso che il primo amico a cui Folman si rivolge dopo aver avuto l'idea sia un analista. La scelta di questo tipo di terapeuta rivela una particolare attenzione dell'autore alla materia ma anche quella che egli sente come una necessità per tutto il suo popolo: una sorta di seduta collettiva che aiuti a fare chiarezza innanzitutto in se stessi.
Questo film costituisce una riprova (semmai ce ne fosse ancora bisogno) che la demonizzazione tout court di Israele è del tutto miope. Se davvero si vuole dare un contributo internazionale alla soluzione del conflitto israelo-palestinese è proprio sostenendo chi, come l'israeliano Folman, incentiva il recupero di una memoria scomoda che si potranno ottenere piccoli ma significativi risultati.»
Il trailer del film:
giovedì 19 marzo 2009
TONY MANERO eccezionalmente al Cinema Moderno anziché al Centrale
Giovedì 19 marzo alle ore 21.30 il Circolo del Cinema di Lucca presenta il film vincitore del TorinoFilmFestival 2008, TONY MANERO di Pablo Larrain eccezionalmente al Cinema Moderno anziché nella consueta cornice del Cinema Centrale.
Di seguito una breve recensione scritta da Andrea Chirichelli tratta da MyMovies.it:
«Siamo nel 1979, a Santiago del Cile, in pieno regime di Pinochet: Raùl Peralta, ossessionato dal protagonista del famoso film con John Travolta, passa il tempo a imitarne passi e movenze in uno spettacolo di danza che si tiene ogni sabato in un night-club di periferia. Lo stato di alienazione nel quale si trova a vivere il protagonista, deciso a tutto pur di poter vivere come il suo mito, lo porta a compiere crimini sempre più efferati e senza senso, che passano però inosservati. La lenta e pregressiva follia di Raul finirà per coinvolgere anche le persone che gli stanno vicine.
Tony Manero è un film di difficile collocazione nei generi classici del cinema contemporaneo e rappresenta un mix folle tra musical, dramma e film di denuncia sociale.
Pablo Larraín sceglie una via atipica per mostrare gli orrori della dittatura di Pinochet, puntando sullo smarrimento, la perdita di identità e il naturale cinismo che nasce negli uomini braccati dalla polizia segreta e costretti a vivere senza leggi o certezze. Alcune sequenze lasciano il segno, ma l'aspetto più inquietante di tutta la vicenda, pare suggerire il regista, è il sangue freddo, lo svuotamento di senso morale provato dal protagonista che passa dalla danza all'omicidio senza mostrare dubbi o rimorsi.
Se da un lato è palese la critica al regime di quegli anni, Tony Manero dimostra anche quanto la cultura pop americana abbia influenzato il mondo sudamericano (e non solo), anche in un periodo nel quale la dittatura pareva aver eretto un muro invalicabile tra il Cile e il resto del mondo. Alfredo Castro, vero mattatore, con il suo aspetto "pacineggiante" offre una prestazione notevolissima, tratteggiando un personaggio che assomiglia molto al Bateman di American Psycho, senza però averne in dote la naturale ironia. Bizzarro.»
Di seguito il trailer del film:
Per visitare il sito del film: www.tony-manero.it.
Per ulteriori informazioni sulla programmazione del Circolo www.circolocinemalucca.it.
venerdì 13 marzo 2009
"Cuore Giovane", la classifica
Secondo l'ultimo sondaggio, la classifica dei film più apprezzati del ciclo "Cuore Giovane" novembre-dicembre 2008 del Circolo del Cinema:
1. Paranoid Park e Control ex equo
2. Il ritorno
3. The Hurt Locker
4. Amanti Criminali
5. Pa-ra-da
6. La Classe
7. Le tre scimmie
8. Rize alzati e balla
9. Palindromi
10. Lezione 21
lunedì 2 marzo 2009
EFFEDIA, Fabrizio De André si racconta a... San Micheletto
Stasera, lunedì 2 marzo presso il Complesso di San Micheletto a Lucca, verrà proiettato alle ore 21.30 ad ingresso gratuito per i possessori della tessera annuale EFFEDIA - Sulla mia cattiva strada, il documentario ufficiale sulla vita privata ed artistica di Fabrizio De André.
Di seguito l'inizio del film:
giovedì 5 febbraio 2009
STELLA di Sylvie Verheyde al Cinema Centrale
Giovedì 5 Febbraio alle ore 21.30 presso il Cinema Centrale di Lucca, il Circolo del Cinema presenta in prima visione STELLA, il bellissimo film di Sylvie Verheyde. La pellicola rientra nel ciclo "Il coltello, la fanciulla e il jazz".
Una recensione al film tratta da Cineblog.it:
«Toh, ma guarda chi si vede! E chi l’avrebbe mai detto che Stella, uno degli ultimi film visti a Venezia nella sezione Giornate degli Autori, avrebbe avuto una possibilità di essere distribuito in sala? L’ha voluto nella sua scuderia Nanni Moretti per la sua Sacher, che già aveva avuto buon occhio nel distribuire La zona: e per fortuna il film di Sylvie Verheyde conoscerà il buio delle nostre sale. Il film è una storia di formazione, a quanto pare decisamente autobiografica, ambientata verso la fine degli anni ‘70. Stella ha 11 anni e vive coi genitori, che gestiscono un caffè frequentato dalla classe operaia, formata da figure decisamente poco “corrette”. La ragazzina vive nel suo mondo, è intelligente ma non particolarmente portata nello studio: così inizia a frequentare il suo primo anno delle medie, senza conoscere nessuno. Ma pian piano Stella inizia a fare le sue conoscenze e ad interessarsi allo studio… Dalla Francia con furore: chi si è reso conto che a Venezia alcuni fra i migliori film francesi erano fuori concorso (non citiamo altri nomi… Claire Denis!)? Un paio di premi collaterali Stella li ha pure vinti, certo, ed è probabile che nel concorso non avrebbe vinto nulla; ma una sua figura l’avrebbe fatta, e magari se ne sarebbe parlato di più.
Ecco, Stella è appunto un bel film che merita il suo spazio. Di certo non scappa davanti ai “soliti” temi del film di formazione che ha per protagonista una ragazza inserita in un ambiente nuovo: quindi l’amore e soprattutto l’amicizia, in questo caso quella tra Stella e Gladys. Eppure il film sorprende anche perché tratta dell’importanza di farsi una cultura. L’effetto che si ha è divertente e speranzoso: vedere la piccola Stella che legge Cocteau per sua spontanea volontà fa tifare per il coraggio e la curiosità della ragazzina. Ragazzina interpretata tra l’altro da una piccola esordiente di nome Léora Barbara, bravissima nel reggere tutto il film: lei è sempre presente, così un po’ algida, così leggermente “snob”. Forse la si rivedrà presto in giro. Stella è un piccolo film scritto in punta di penna e davvero intelligente, che segna il ritorno di una regista ad anni di distanza dalle sue prime opere cinematografiche. Ed è anche un film da vedere per ritrovare sullo schermo, in una delle sue ultime interpretazioni, Guillaume Depardieu, scomparso da pochissimo.»
Di seguito il trailer del film:
lunedì 26 gennaio 2009
IL PRIMO GRANDE POLANSKI
ATTENZIONE!!! Per un problema al server non è possibile aggiornare il sito internet ufficiale del Circolo www.circolocinemalucca.it fino a domani. Riportiamo quindi in questa sede il programma completo della retrospettiva su ROMAN POLANSKI che si terrà a partire da domani 27 gennaio fino al 29 gennaio:
Martedì 27 gennaio 2009 - Complesso di San Micheletto (ingresso gratuito con tessera del Circolo)
ore 20.30: 7 CORTI
ore 22.00: CUL DE SAC di Roman Polanski con Jacqueline Bisset, Donald Pleaseance, Lionel Stander
Mercoledì 28 gennaio 2009 - Complesso di San Micheletto (ingresso gratuito con tessera del Circolo)
ore 20.30: IL COLTELLO NELL'ACQUA di Roman Polanski con Leon Niemczyk, Jolanta Umecka, Zygmunt Malanowicz
ore 22.00: L'INQUILINO DEL TERZO PIANO di Roman Polanski con Roman Polanski, Isabelle Adjani, Melvyn Douglas, Bernard Fresson
Giovedì 29 gennaio 2009 - Cinema Centrale (ingresso con biglietto 5,00 €)
ORE 21.30: GLI ANGELI videoclip dell'omonima canzone di VASCO ROSSI di Roman Polanski
a seguire: CHACUN SON CINEMA (episodio di Roman Polanski)
a seguire: ROSEMARY'S BABY di Roman Polanski con Ruth Gordon, Sidney Blackmer, Mia Farrow, John Cassavetes
mercoledì 21 gennaio 2009
THE MILLIONAIRE al Cinema Centrale
Giovedì 22 gennaio alle ore 21.30 presso il Cinema Centrale, il Circolo del Cinema di Lucca presenta THE MILLIONAIRE il film capolavoro di Danny Boyle (regista di Trainspotting) che ha entusiasmato le platee di tutto il mondo vincendo numerosi Golden Globes.
Di seguito una recensione di Marzia Gandolfi tratta da MyMovies.it:
«Una domanda e venti milioni di rupie separano Jamal Malik da Latika, amore infantile e mai dimenticato. Dopo averla incontrata, persa, ritrovata e perduta di nuovo Jamal, un diciottenne cresciuto negli slum di Mumbai, partecipa all'edizione indiana di “Chi vuol essere Milionario” per rivelarsi alla fanciulla e riscattarla (con la vincita) dalla “protezione” di un pericoloso criminale. L'acquisita popolarità mediatica, la scalata trionfale al milione e alle caste sociali infastidiscono il vanesio conduttore che cerca di boicottarne la vittoria, ingannandolo e facendolo arrestare. Sospettato di avere imbrogliato e torturato inutilmente, Jamal rivelerà al commissario di polizia soltanto la verità: conosceva le risposte perché ciascuna di quelle domande ha interrogato la sua straordinaria vita, devota a Latika e votata all'amore.
I personaggi del cinema di Danny Boyle contemplano tutti una magnifica ossessione, correndo a perdifiato per realizzarla. Il consumo di eroina, di sterline, di sole o di amore crea ai suoi boys una forte dipendenza e il bisogno impellente di averne ancora. Dopo i tossici friends di Trainspotting e dopo le odissee solari, dopo le spiagge incontaminate e dopo le sterline piovute dal cielo, il regista scozzese entra nello studio televisivo di Mumbai per osservare la vita di Jamal Malik, fino a svelarla nelle domande, fino a comprenderla nelle risposte. Jamal è il protagonista di una favola mediatica in cui si avverano i desideri dell'uomo indiano comune (e non solo).
Padroneggiando l'estetica e il “fondamentalismo” melodrammatico del cinema bollywoodiano, Doyle mette in scena un eroe virtuoso che (da tradizione) sconfigge il male e salva i deboli senza dimenticare di mostrare le fratture presenti nella società indiana, prodotte da un sistema nel quale sopravvivono forti disuguaglianze. Jamal è un ragazzo comune che decide di agire alla propria condizione di impotenza spalleggiato dal fratello maggiore Salim, un “angryyoung man” alla Amitabh Bachchan dotato di carisma e potere. Duro, vendicativo e leale come l'idolo del cinema indiano degli anni Settanta, Salim è un delinquente di buon cuore che ha scelto la strada del crimine per reagire ai soprusi della metropoli.
Nella Mumbai della loro infanzia i “due moschettieri” sviluppano personalità opposte che determineranno destini profondamente diversi. Latika, tra loro, a unirli e a separarli, è da convenzione elemento femminile e decorativo la cui debolezza esalta la virilità maschile. Danny Boyle interpreta e utilizza con competenza la musica, un'altra componente essenziale del cinema popolare e della cultura indiana. Sostenuto dal ritmo e dalle note di Allah Rakha Rahman, uno dei più grandi compositori indiani di soundtracks, il regista usa le canzoni in funzione narrativa, lasciando che la musica si fonda con le immagini, sottolineando e guidando le emozioni. Autore versatile, che attraversa incolume generi ed estetiche, Danny Boyle gira un film che riposa nell'alternanza del suo fortissimo e del suo pianissimo, in quella brusca scansione tra dolly sconfinati e scontri di classe, assoli sentimentali e crudeltà brutali. Tra il volo di una stella in elicottero e il tuffo di un bambino nella latrina più sporca (e lirica) di tutta l'India.»
Il trailer del film:
mercoledì 14 gennaio 2009
Il Circolo del Cinema su FACEBOOK!!!
UN ALTRO PIANETA al Cinema Centrale
Giovedì 15 Gennaio 2009 alle ore 21.30 al Cinema Centrale, il Circolo del Cinema di Lucca presenta UN ALTRO PIANETA di Stefano Tummolini, film acclamato dal pubblico e critica all'ultima Mostra del Cinema di Venezia.
Di seguito riportiamo una recensione di Marianna Cappi tratta da www.mymovies.it:
«Una mattina d’estate, Salvatore si addentra tra le dune che costeggiano il mare per un incontro occasionale con un uomo; un atto silenzioso e privo di sentimento. Ancora non sa che in spiaggia sta per incontrare un gruppo di donne che lo costringerà a fare i conti proprio con le parole e con i sentimenti, quelli sepolti nel passato e quelli che potrebbero sbocciare in un futuro che ha già fatto capolino.
Girato in una settimana in HDV nella spiaggia di Capocotta, nei pressi di Torvajanica, Un altro pianeta di Stefano Tummolini è un prodotto alieno tanto rispetto alle consuetudini produttive –970 euro di budget in tutto, auto-reperiti ed autogestiti- quanto rispetto alla commedia italiana odierna, poiché riporta in auge e in atto il progetto zavattiniano di mostrare novanta minuti consecutivi della vita di un uomo e farne uno spettacolo non di pop art ma di umana materia.
Nella finzione, nell’unità di luogo dell’oasi naturista e nell’unità di azione di un’unica giornata, dalla mattina al tramonto, Salvatore è un gay un po’ macho e molto rozzo, che vorrebbe solo starsene in pace con i suoi ricordi ma viene concupito da tre ragazze di passaggio e da un loro amico giovane e malizioso, di nome Cristiano.
La staccionata che separa il bagnasciuga dalle dune, separa il crudo realismo della sequenza iniziale dal rohmeriano racconto d’estate che prosegue sulla sabbia. La sintesi di tesi e antitesi apparirà al tramonto, non a caso nell’ora del raggio verde, di nuovo tra le dune, esplorate, questa volta, con sguardo mutato e passo leggero.
Dissertando con il mezzo filmico di natura (leopardiana), naturismo e naturalismo, Un altro pianeta raggiunge vette di inatteso spasso e sorprendente calibratura degli ingredienti dolci e amari che lo compongono.
I protagonisti, Salvatore e Daniela, si presentano inizialmente con un’identità fittizia, più facilmente riconoscibile e socialmente accettabile (il poliziotto, la zitella), salvo poi svelarsi e svelarci i loro segreti nel calore dell’amicizia che nasce sguardo dopo sguardo, gaffe su gaffe. Parimenti, dietro il lancio che lo vorrebbe scabroso, tra le righe di un dialogo solo apparentemente ingenuo, si dipana un minuetto scritto da uno sceneggiatore rodato (lo stesso Tummolini, all’esordio nella regia del lungometraggio), provato e riprovato con gli attori prima del giorno del ciak, originale e straniante come sono il personaggio di Salvatore e la sua elaborazione del lutto alla luce del sole, possibilmente senza slip.»
Il trailer del film:
mercoledì 7 gennaio 2009
NUOVO PROGRAMMA
Sul sito ufficiale è uscito il nuovo programma del Circolo del Cinema di Lucca al Cinema Centrale e al Complesso di San Micheletto.
Nuovi grandi film in prima visione, la retrospettiva su Roman Polanski e due grandi anteprime: il film su Giacomo Puccini, Puccini e la fanciulla di Paolo Benvenuti e la proiezione del documentario inedito su Billie Holiday in collaborazione con il Circolo del Jazz di Lucca.
Vincitore del sondaggio sul primo ciclo
Il sondaggio sul primo ciclo del Circolo del Cinema della stagione 2008/09 è stato vinto da TROPA DE ELITE, il film brasiliano diretto da José Padilha del 2007.
Se ve lo siete perso al nostro circolo potete riscoprirlo in DVD o leggendo l'omonimo romanzo da cui è tratto il film scritto da Soares Luiz Eduardo, Batista André e Pimentel Rodrigo.
Al via con il prossimo sondaggio sul secondo ciclo della nostra programmazione. Votate!!!
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