lunedì 2 novembre 2009

Programma Novembre Dicembre 2009 - Ritratti

PRIME VISIONI ALTRE VISIONI
Prime visioni ed altre visioni, come sempre, percorse da un filo comune sintetizzato nei “ritratti”.
Il primo, quello di Madonna, lo è indirettamente attraverso un film eccentrico e indefinibile come lo è appunto l’artista stessa; il secondo è il ritratto di Chéri-Colette, grande e scandalosa scrittrice francese, cui Michelle Pfeiffer dona il suo intenso volto; il terzo è quello di una TV italiana, in cui l'apparire ha sostituito, come valore, l'essere; il quarto ritratto è il "cattivo tenente" di Herzog, istintivo e animalesco, folle e generoso, ambiguo e spietato; per concludere infine con le inquietudini e gli ardori della giovanissima Luciana nell'Italia anni '60. Inoltre, grazie alla collaborazione di Provincia di Lucca, F.A.S.M, ASL 2 e Fondazione Mario Tobino, due appuntamenti sul tema del disagio psichico ed esistenziale e sui possibili percorsi con cui risolverlo.

Giovedì 5 novembre 2009
SACRO E PROFANO (Filth and Wisdom)
di Madonna, con Eugene Hutz, Holly Weston, Vicky McClure, Richard E. Grant.
Gran Bretagna 2007. Durata: 80 minuti.

Una delle icone contemporanee dello spettacolo, Madonna, ha esordito con un'opera curiosa, ironica e molto europea. Protagonista Eugene Hutz, leader dei gipsy punk Gogol Bordello, trait d'union tra varie storie: uno scrittore cieco che ha rinunciato alle parole, una farmacista che sogna di fare la volontaria in Africa, una ballerina classica senza soldi che deve ripiegare sulla lap dance... Una pellicola eccentrica, indefinibile, che contiene commedia, musical, video-clip, danza, sperimentazione e dramma. Madonna è molto ironica su tutti, anche su se stessa. Un'opera prima interessante, fresca e per nulla supponente.

Giovedì 12 novembre 2009
CHERI
di Stephen Frears, con Michelle Pfeiffer, Kathy Bates, Rupert Friend. Francia, Germania, Gran Bretagna 2009. Durata: 100 minuti.
Un grande regista inglese capace di attraversare con somma disinvoltura e alterni risultati i generi più diversi. Una diva americana ancora splendente. Una scrittrice, Colette, molto amata, circondata in vita e oltre da un persistente profumo di scandalo. Un soggetto che potrebbe sembrare alla moda anche se siamo nella Parigi fastosa della Belle Époque: l'amore fra una donna matura e un ragazzo molto più giovane di lei, con relativo corteo di maschere, illusioni, dolcezze, rimpianti, talvolta terribili.

Giovedì 19 novembre 2009
VIDEOCRACY - BASTA APPARIRE
di Erik Gandini Svezia 2009. Durata: 85 min.
Ci sono voluti trent’anni di fanciulle scosciate e giovanotti palestrati, di casa­linghe disperate e quiz miliona­ri, di reality irreali, di gossip e volgarità eretti a sistema. Un la­voro lungo e paziente, che alla fine però ha fatto centro: la tv in Italia ha preso il posto della democrazia. è la tesi di Video­cracy, reportage spie­tato sull’Italia berlusconiana, le sue mutazioni antropologiche e culturali. «Non è un film su Berlusconi ma sul­l’Italia berlusco­niana », afferma il regista Erik Gandini: l’Italia dei Lele Mora, dei Briatore, Corona, Ventura. Che com­paiono in scena insieme con i re­duci dei Grandi Fratelli, le veline e i tronisti, la tribù Costa Sme­ralda, smaniosa solo di appari­re, pronta a tutto per riuscirci.

Giovedì 26 novembre 2009
IL CATTIVO TENENTE - Ultima chiamata New Orleans
di Werner Herzog, con Nicolas Cage, Val Kilmer, Eva Mendes, Xzibit, Shea Whigham.
USA 2009. Durata: 121 minuti.

L'ilarità del male. Il film di Herzog è un capolavoro di umorismo nero, con un Nicholas Cage ad altissimi livelli interpretativi e un'Eva Mendes che, con la sua tornita sensualità e seducente fragilità, offre uno scopo morale al film, altrimenti condannato a diventare dipinto vividissimo ma irrimediabilmente cinico. Immaginate Zeno Cosini, il protagonista della "Coscienza di Zeno" di Italo Svevo, cui tutto va bene anche se lui non se lo merita. Dategli una 44 magnum, uno scenario da Los Angeles stile Ellroy, anche se diluito e meno cupo. Questo è "Il cattivo tenente" di Herzog.

Dentro il disagio oltre il disagio Giovedì 3 dicembre 2009
SI PUO' FARE
di Giulio Manfredonia, con Claudio Bisio, Anita Caprioli, Giuseppe Battiston, Giorgio Colangeli. Italia 2008. Durata: 111 minuti.
Milano, primi anni '80. Nello è un sindacalista dalle idee troppo avanzate per il suo tempo. Ritenuto scomodo all'interno del sindacato viene allontanato e "retrocesso" al ruolo di direttore della Cooperativa 180, un'associazione di malati di mente liberati dalla legge Basaglia e impegnati in (inutili) attività assistenziali. Trovandosi a stretto contatto con i suoi nuovi dipendenti e scovate in ognuno di loro delle potenzialità, decide di umanizzarli coinvolgendoli in un lavoro di squadra. Una commedia (umana) dall'impianto arioso, ridente, talvolta comico, che trasmette letizia, emozioni e fa riflettere.

Dentro il disagio oltre il disagio
Giovedì 10 dicembre 2009
L'ARTISTA
di Gastón Duprat, Mariano Cohn, con Sergio Pangaro, Alberto Laiseca, Ana Laura Lozza. Argentina, Italia 2008. Durata: 110 minuti
Beffarda commedia argentina che avanza a ritmo di tango. A Buenos Aires il giovane infermiere di una casa di riposo, Jorge Ramirez, presenta all'Istituto d'arte contemporanea, spacciandoli per suoi, gli schizzi del paziente Romano, in irrecuperabile stato catatonico. Il successo è clamoroso: l'artista è osannato come il fenomeno della pittura moderna. "L'artista" intrattiene su cose serie con un tocco di leggerezza, senza trascurare una pennellata di angoscia, quando ci vuole. Ingresso gratuito. I film verranno introdotti e discussi dopo la proiezione.

Giovedì 17 dicembre 2009
COSMONAUTA
di Susanna Nicchiarelli, con Claudia Pandolfi, Sergio Rubini, Miriana Raschillà. Italia 2008. Durata: 85 minuti
Inizio folgorante: una bambina, la sensazionale Miriana Fraschillà, corre rabbiosa dalla chiesa a casa strappandosi il vestito della prima comunione. Siamo a Roma, fine anni '50, canta Little Tony, la mamma piange: «Perché mi fai questo?». La ragazzina ha perso il padre "rosso" ma non i suoi ideali: «Perché sono comunista!». Crescerà volantinando, dibattendo in sezione, tifando per gli astronauti sovietici, innamorandosi... Un'adolescenza fervida e piena di piccole-grandi delusioni. Uno stile semplice e immediato. Opera prima. Grande successo di pubblico a Venezia.

I Lunedì del Circolo Complesso San Micheletto
RITRATTI
Dopo l'imprevedibile successo di pubblico di "Pagine nascoste", proponiamo un altro ciclo, non meno intrigante, "Ritratti", che, siamo certi, non vi deluderà. Sono quattro documentari premiati ai più alti livelli (dall'Oscar al Donatello), che raccontano e approfondiscono quattro "figure" straordinarie insieme al loro contesto: un funambolo prodigioso, Philippe Petit, le madri israeliane e palestinesi accomunate dalla perdita del figlio, un centravanti fuori dal comune, Carlo Petrini, un attore non omologabile con nessun altro, Vittorio Mezzogiorno.

Lunedì 9 Novembre 2009
MAN ON WIRE
di James Marsh, con Ardis Campbell, David Demato, David Roland Frank. Gran Bretagna 2008. Durata: 90 minuti. Premio Oscar come miglior documentario 2009.
In un luminoso mattino d’estate del 1974, il funambolo Philippe Petit camminò per più di un’ora lungo un cavo d’acciaio steso tra i due grattacieli più alti del mondo, le Torri Gemelle di New York. "Man on Wire" è la storia di questa avventura surreale, progettata da un manipolo di eroici sognatori, figli del loro tempo. Attraverso il materiale girato durante la preparazione dell’intricato piano che li porterà in cima ai palazzi, il film, che ha letteralmente dominato nel panorama documentario dei migliori festival della stagione, racconta una parabola epica, una folle utopia al confine tra il gioco prodigioso, l'atto politico e la provocazione artistica.

Lunedì 16 Novembre 2009
CENTRAVANTI NATO
di Gian Claudio Guiducci, Documentario. Durata: 81 minuti.
Tutto ciò che non avremmo mai voluto sapere sul calcio italiano attraverso la storia di Carlo Petrini, ex centravanti del Bologna, del Milan di Nereo Rocco e della Roma. La storia di una vita intensa e fuori dal comune, dal primo incontro con il doping nel 1968 (che a trent’anni di distanza gli ha provocato un tumore al cervello), all’inchiesta sul calcio scommesse del 1980, fino ai lunghi anni trascorsi nascosto in un paesino della Normandia, dopo essere fuggito dall’Italia in seguito ad un crack finanziario di immense proporzioni... Primo premio come miglior documentario al Milano International Film Festival 2007 e al Valdarno Cinema Fedic 2007.

Lunedì 23 Novembre 2009
MADRI
di Barbara Cupisti Miglior Documentario David di Donatello 2008
Le “Madri” israeliane e palestinesi del documentario di Barbara Cupisti hanno in comune la perdita di un figlio nel conflitto arabo-israeliano. Nel suo documentario Barbara Cupisti dà agli occhi di madri israeliane e palestinesi la voce del dolore e di una sofferenza intima e senza fine. I loro volti, composti anche nella rabbia, di fronte alla telecamera narrano liberamente e senza interruzioni, dando corpo a racconti di cruda realtà, a cui si aggiungono, come ulteriore testimonianza e documentazione, i filmati di agenzia e le immagini - foto e filmini - più intime messe a disposizione dalle famiglie dei giovani morti.

Lunedì 30 Novembre 2009
NEGLI OCCHI
di Francesco Del Grosso, Daniele Anzellotti
Scabro ed essenziale, rapace e aggressivo. Il cinema italiano perse, quindici anni orsono, Vittorio Mezzogiorno. Ora la figlia Giovanna ne ripercorre le gesta, restituendo in un doc classico e commovente, la vibrante scossa che Vittorio Mezzogiorno dava al suo pubblico con la sua tempra fatta di forza senza aggressività, di pudore senza paura. Il suo affascinante profilo viene ricostruito attraverso i ricordi di chi lo ha conosciuto (familiari, amici e colleghi, tra i quali Mario Martone, Michele Placido, Peter Brook e Marco Bellocchio) e con l’ausilio di tanti aneddoti inediti, immagini e musiche. Su tutte quella di Pino Daniele, vera commistione di generi musicali e di culture. Un diario intimo, in cui si ricorda l’amore per le moto e per la boxe. Una Yamaha 360 e il sinistro di Monzon.

Nessun commento: