Lunedì 12 maggio, al Complesso di San Micheletto e giovedì 15 maggio, al Cinema Centrale, (in entrambi i casi alle ore 21,30) verranno presentati in prima visione a Lucca, rispettivamente, 9-11 In Plane Site e Zero – Inchiesta sull’11 settembre: due documentari che raccontano i retroscena delle atrocità del crollo delle Twin Towers a New York. I film rientrano nel ciclo “Società al tramonto” del Circolo del Cinema di Lucca.
Una recensione di 9-11 In Plane Site:
«Fare un documentario per smascherare tutte le cose poco chiare in merito ai fatti successi il 9/11/2001 è sicuramente operazione coraggiosa, ma non c'è solo del coraggio, qui si analizzano i documenti audiovisivi del disastro e si mettono in luce particolari agghiaccianti sulle torri e sul pentagono, non si cerca di dare una risposta (come in vece ha fatto Moore) al perchè ci sia stata una cospirazione e sopratutto chi si cela dietro a quella, in questo documentario si mettono in fila tutte le "prove" che quella raccontata dai media non può essere la verità: troppe incongruenze, troppe informazioni che ci sono state celate, e quando c'è qualcosa che non torna c'è spesso del marcio sotto.Non ci vengono date delle risposte, veniamo semplicemente messi di fronte a dei fatti, basandosi sempre su quelle poche immagini e video di cui siamo in possesso, vengono poi messe a confronto numerose informazionin dalle fonti più svariate e attraverso lo studio e l'analisi di quelle (informazioni e audiovisivo) che ci vengono fatti notare una serie di particolari sconcertanti, ai quali non è possibile dare risposta, ma che ci aiutano a capire (su basi un po' più certe) che quello che ci hanno raccontato è falso. [...] Un progetto rigoroso che se pur con qualche forzatura (ma non si tocca mai il patetismo di Moore) merita una visione e non mancherà certo di far pensare, di irritare o di lasciare tranquillamente indifferenti, certo non si arriverà alla verità con questo film, ma almeno aiuta a porsi delle domande.» (murdamoviez.blogspot.com)
Un video tratto da 9-11 In Plane Site:
Due recensioni di Zero - Inchiesta sull'11 settembre:
«Due ore avvincenti, di serrato montaggio; interviste, interventi: quelli di ex impiegati del Pentagono, ex agenti FBI, ingegneri, fisici, ma anche i sopravvissuti, tutti a raccontare un'altra versione dei fatti accaduta alle ore 8.46 a.m. di martedì 11 settembre 2001, in quel di Manhattan, cuore di New York.Un film che, più che contestare le note tesi, si preoccupa di offrirne altre, possibili, raccontate attraverso l'ironia e l'intelligenza di Dario Fo, Lella Costa e Moni Ovadia. Il titolo è eloquente: "zero evidence"; ci sono, infatti, zero prove sulla tesi ufficiale che gli americani ci hanno prontamente rifilato. Nato da un'inchiesta di Giulietto Chiesa, il film rappresenta una ricerca della giusta informazione: perché le persone possano farsi un'idea personale. Come è possibile che le due torri gemelle siano crollate in pochi secondi se erano state collaudate per un impatto aereo? Perché, durante il crollo, si sentivano esplosioni? Perché lo squarcio del Pentagono è lungo soltanto cinque metri? Chi erano, e sono, i dirottatori? Cos'è, veramente, Al Queida? Due ore in cui le interviste non solo non annoiano, ma stimolano preoccupanti sospiri. Zero è un documentario ricco di informazioni, magistralmente narrato e ben doppiato. Se già Michael Moore aveva "smascherato" l'accadimento, ricordandoci che i Bush e Bin Laden erano, in passato, in stretta amicizia (dal film Fahrenheit 9/11), anche lo scrittore Thierry Meyssan aveva pubblicato, esattamente un anno dopo, il libro dal titolo "L'incredibile menzogna". Zero è, comunque, più completo, meno prosaico e polemico. Davvero si attiene alla narrazione dei fatti o, comunque, è attraverso fatti concreti che dimostra le sue tesi. Ci sono due cose che colpiscono di questo film: innanzitutto apprendere che i mezzi di comunicazione non sono attendibili e poi la notizia che tutti i militari, preposti alla difesa degli U.S.A. in quel giorno, invece di essere licenziati sono stati promossi! Quella dell'11 settembre è una data che ha cambiato la nostra esistenza. È vero, come faceva notare Ken Loach in un cortometraggio dedicato a questa tragedia, che di stragi e morti simili ce ne sono state tante, riferendosi alla dittatura cilena, ma questa volta è stato tutto il mondo ad essere ingannato. Qualcuno ha detto che Zero non dà risposte, ma è una considerazione maligna, se si pensa che, almeno, svela cosa non è affatto accaduto. Da vedere, per dovere morale.» (Alessandra Giannelli da MyMovies.it)
«“Si parte da zero per ricostruire i fatti”, spiegano gli autori. "Zero – inchiesta sull’11 settembre" contesta, per punti, i risultati della commissione governativa. A cominciare dalle Twin Towers, costruite per resistere anche all’impatto di aerei e ad incendi. Tracce di zolfo rinvenute, immagini di flash e racconti di esplosioni fanno pensare ad una demolizione controllata (come pure per l’edificio 7). Stando ad una serie di elementi, c’è poi il sospetto che il Pentagono non sia stato colpito dal boeing 757 (le testimonianze parlano di due esplosioni). E’ però sugli attentatori che si fanno le scoperte più inquietanti. Ad esempio, 15 su 19 di essi provengono dall’Arabia Saudita: a Jeddah, nell’ufficio del consolato USA dove si rilasciano i visti d’ingresso, lavoravano agenti CIA e le richieste dei sospetti risultano quasi tutte non valide. Non solo, ma 4 persone identificate come terroristi suicidi si sono fatte poi vive, chiaramente smentendo gli investigatori, mentre un altro ancora è stato rintracciato dalla CBS. Più a monte, le domande sono: perché sono stati ignorati i vari allarmi - dalle scuole di volo ai piani su attacchi aerei - precedenti l’11 settembre, quando già dall’89 si svolsero esercitazioni su dirottamenti con obiettivi torri gemelle e Pentagono? Perchè Pearl Harbor (circa 2.400 vittime) portò a 8 inchieste e tutti i graduati responsabili vennero rimossi, mentre in questo caso sono stati promossi?Il documentario ha dalla sua l’autorevolezza degli artefici (tra l’altro Franco Fracassi all’epoca lavorava in un’agenzia e fu il primo a dare la notizia in Italia) e degli interlocutori, oltre alla qualità e quantità del materiale (quasi 100 interviste, 10 ricercatori, 3 troupe e una post produzione di 8 mesi). E’ un interessante e valido esperimento collettivo nella realizzazione e nella proprietà (centinaia i co-produttori, con quote acquistate su e-bay), coniuga l’intrattenimento con l’informazione e non vuole fornire risposte, ponendo invece interrogativi su menzogne, lacune, contraddizioni, anomalie, omissioni e assurdità che ci sono state propinate.La frase: "Nel 1996 hanno scoperto nel computer di Ramzi Yousef un piano Bojinka, che prevedeva il dirottamento di aerei e il loro schianto contro Pentagono, Casa Bianca, quartier generale della CIA e torri gemelle. Anche per questo il Pentagono organizzò un’esercitazione nell’ottobre del 2000, insieme al dipartimento aviazione della CIA, per simulare un attacco e trovare le contromisure." John Judge» (Federico Raponi da FilmUp.it)
«“Si parte da zero per ricostruire i fatti”, spiegano gli autori. "Zero – inchiesta sull’11 settembre" contesta, per punti, i risultati della commissione governativa. A cominciare dalle Twin Towers, costruite per resistere anche all’impatto di aerei e ad incendi. Tracce di zolfo rinvenute, immagini di flash e racconti di esplosioni fanno pensare ad una demolizione controllata (come pure per l’edificio 7). Stando ad una serie di elementi, c’è poi il sospetto che il Pentagono non sia stato colpito dal boeing 757 (le testimonianze parlano di due esplosioni). E’ però sugli attentatori che si fanno le scoperte più inquietanti. Ad esempio, 15 su 19 di essi provengono dall’Arabia Saudita: a Jeddah, nell’ufficio del consolato USA dove si rilasciano i visti d’ingresso, lavoravano agenti CIA e le richieste dei sospetti risultano quasi tutte non valide. Non solo, ma 4 persone identificate come terroristi suicidi si sono fatte poi vive, chiaramente smentendo gli investigatori, mentre un altro ancora è stato rintracciato dalla CBS. Più a monte, le domande sono: perché sono stati ignorati i vari allarmi - dalle scuole di volo ai piani su attacchi aerei - precedenti l’11 settembre, quando già dall’89 si svolsero esercitazioni su dirottamenti con obiettivi torri gemelle e Pentagono? Perchè Pearl Harbor (circa 2.400 vittime) portò a 8 inchieste e tutti i graduati responsabili vennero rimossi, mentre in questo caso sono stati promossi?Il documentario ha dalla sua l’autorevolezza degli artefici (tra l’altro Franco Fracassi all’epoca lavorava in un’agenzia e fu il primo a dare la notizia in Italia) e degli interlocutori, oltre alla qualità e quantità del materiale (quasi 100 interviste, 10 ricercatori, 3 troupe e una post produzione di 8 mesi). E’ un interessante e valido esperimento collettivo nella realizzazione e nella proprietà (centinaia i co-produttori, con quote acquistate su e-bay), coniuga l’intrattenimento con l’informazione e non vuole fornire risposte, ponendo invece interrogativi su menzogne, lacune, contraddizioni, anomalie, omissioni e assurdità che ci sono state propinate.La frase: "Nel 1996 hanno scoperto nel computer di Ramzi Yousef un piano Bojinka, che prevedeva il dirottamento di aerei e il loro schianto contro Pentagono, Casa Bianca, quartier generale della CIA e torri gemelle. Anche per questo il Pentagono organizzò un’esercitazione nell’ottobre del 2000, insieme al dipartimento aviazione della CIA, per simulare un attacco e trovare le contromisure." John Judge» (Federico Raponi da FilmUp.it)
Il trailer del film Zero:
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