Lunedì 19 Maggio alle ore 21.30 presso il Complesso di San Micheletto, il Circolo del Cinema di Lucca presenta, ad ingresso gratuito, REDACTED, il nuovo film del regista pluripremiato, autore di capolavori quali Carrie, Scarface e Gli intoccabili, Brian De Palma. Il film è stato presentato all’ultimo festival del cinema di Venezia riscuotendo un clamoroso successo di pubblico e critica, ma ciò non è bastato per dare alla pellicola una normale distribuzione nelle sale. L’opera, infatti, racconta di un fatto accaduto realmente del quale gli Stati Uniti non vanno certo orgogliosi, ma che cercano in tutti i modi di dimenticare: la violenza e l’uccisione di una ragazza irachena operata da soldati americani e il successivo sterminio della famiglia di lei.
Attraverso una regia incentrata sulle differenti variabili del mezzo di comunicazione dell’immagine video (televisione, youtube, filmati amatoriali), Brian De Palma costruisce un film nel film evidenziando il lato umano della guerra come nessun altro sia riuscito a fare fino ad ora cercando di trasporre su schermo la quotidianità dei soldati americani durante la guerra in Iraq. Il film è un’anteprima assoluta per Lucca e rientra nel ciclo dedicato al genere di guerra de “I Lunedì del Circolo”.
Una recensione scritta da Federico Chiacchiari e tratta da SentieriSelvaggi.it:
«Che un film così “spinoso”, pur di un autore celebrato e conosciuto, i cui precedenti film sono usciti tutti in sala, fatichi ad uscire negli Stati Uniti, è già un brutto sintomo sullo stato di salute della democrazia di quel Paese (Obama o non Obama…) che evidentemente non ha tanta voglia di misurarsi con la Guerra Sporca del XXI secolo. Ma che questa “censura” arrivi così pacificamente anche in Italia, dove NESSUNO si è preoccupato di distribuire un film premiato e di un autore famoso, ci pone con molta inquietudine di fronte a un quadro politico e mediatico ormai davvero uniforme.
Redacted, forse, non era il film più bello di Venezia (anche se la nostra redazione lo ha premiato come miglior film in Concorso) ma SICURAMENTE era il film più avanzato, politicamente, sullo stato della visione, sulle strategie odierne del vedere. Certo De Palma rifà il suo Vittime di Guerra nell’Iraq di oggi, e il suo sguardo è spietato, così come lo sono i “mostruosi esseri normali” che l’esercito americano alleva e manda in giro per il mondo. Ma è la logica di cosa si vede e cosa non si vede, come lo si vede…. Che sembra esplodere in questo film. E la sua “mancata visione” cinematografica da un lato sembra presagirne la volontà, indubbiamente censoria, di offuscare mediaticamente un prodotto scomodo, ma dall’altro, con la proiezione che va già nelle tv (e poi nei DVD), sembra anche indicare un ruolo, quello del cinema in sala, ormai di pura promozione, quasi una voce del marketing piuttosto che la vera fonte di senso della visione di un prodotto cinematografico. Mentre De Palma, da sempre, ma in Redacted con una lucidità che non abbiamo visto in alcun altro cineasta, indaga sulle strategie della visione, con un Home Movie che massacra il concetto di punto di vista (“Il punto di vista è esploso nei mille frammenti di un immaginario in mano a tutti (handy cam, cellulari, videocamere di sorveglianza, blog, Youtube, website…” come ha scritto con altrettanta lucidità Massimo Causo), il nostro meraviglioso “sistema cinema” trapassa la visione cinematografica e con un balzo teorico incredibile, scaraventa la problematica direttamente nelle altre forme di visione. Forse c’è una curiosa coerenza in questa strana “fine” di Redacted, che probabilmente potremo vedere nel cellulare ma non nella sala buia… O siamo dannatamente avanzati oppure la “censura/redacted” dilaga nei media italiani…. Voi che dite? Intanto da Sky, dalla Eagle e dalla Distribuzione AE Media, nessun commento….»
Il trailer del film:
Attraverso una regia incentrata sulle differenti variabili del mezzo di comunicazione dell’immagine video (televisione, youtube, filmati amatoriali), Brian De Palma costruisce un film nel film evidenziando il lato umano della guerra come nessun altro sia riuscito a fare fino ad ora cercando di trasporre su schermo la quotidianità dei soldati americani durante la guerra in Iraq. Il film è un’anteprima assoluta per Lucca e rientra nel ciclo dedicato al genere di guerra de “I Lunedì del Circolo”.
Una recensione scritta da Federico Chiacchiari e tratta da SentieriSelvaggi.it:
«Che un film così “spinoso”, pur di un autore celebrato e conosciuto, i cui precedenti film sono usciti tutti in sala, fatichi ad uscire negli Stati Uniti, è già un brutto sintomo sullo stato di salute della democrazia di quel Paese (Obama o non Obama…) che evidentemente non ha tanta voglia di misurarsi con la Guerra Sporca del XXI secolo. Ma che questa “censura” arrivi così pacificamente anche in Italia, dove NESSUNO si è preoccupato di distribuire un film premiato e di un autore famoso, ci pone con molta inquietudine di fronte a un quadro politico e mediatico ormai davvero uniforme.
Redacted, forse, non era il film più bello di Venezia (anche se la nostra redazione lo ha premiato come miglior film in Concorso) ma SICURAMENTE era il film più avanzato, politicamente, sullo stato della visione, sulle strategie odierne del vedere. Certo De Palma rifà il suo Vittime di Guerra nell’Iraq di oggi, e il suo sguardo è spietato, così come lo sono i “mostruosi esseri normali” che l’esercito americano alleva e manda in giro per il mondo. Ma è la logica di cosa si vede e cosa non si vede, come lo si vede…. Che sembra esplodere in questo film. E la sua “mancata visione” cinematografica da un lato sembra presagirne la volontà, indubbiamente censoria, di offuscare mediaticamente un prodotto scomodo, ma dall’altro, con la proiezione che va già nelle tv (e poi nei DVD), sembra anche indicare un ruolo, quello del cinema in sala, ormai di pura promozione, quasi una voce del marketing piuttosto che la vera fonte di senso della visione di un prodotto cinematografico. Mentre De Palma, da sempre, ma in Redacted con una lucidità che non abbiamo visto in alcun altro cineasta, indaga sulle strategie della visione, con un Home Movie che massacra il concetto di punto di vista (“Il punto di vista è esploso nei mille frammenti di un immaginario in mano a tutti (handy cam, cellulari, videocamere di sorveglianza, blog, Youtube, website…” come ha scritto con altrettanta lucidità Massimo Causo), il nostro meraviglioso “sistema cinema” trapassa la visione cinematografica e con un balzo teorico incredibile, scaraventa la problematica direttamente nelle altre forme di visione. Forse c’è una curiosa coerenza in questa strana “fine” di Redacted, che probabilmente potremo vedere nel cellulare ma non nella sala buia… O siamo dannatamente avanzati oppure la “censura/redacted” dilaga nei media italiani…. Voi che dite? Intanto da Sky, dalla Eagle e dalla Distribuzione AE Media, nessun commento….»
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