Giovedì 13 marzo alle ore 21.30 presso il Cinema Centrale, il Circolo del Cinema presenta L'assassinio di Jesse James per mano del codardo Robert Ford di Andrew Dominik. Di seguito la recensione di Roberto Escobar:
«Ma non è una (mancata) relazione omosessuale quella che viene raccontata in L'assassinio di Jesse James da parte del codardo Robert Ford (The Assassination of Jesse James by the Coward Robert Ford, Usa, 2007, 160'). Non c'è carne, non c'è brama di corpi, nella sceneggiatura che Andrew Dominik ha tratto da un romanzo di Ron Hansen. C'è invece qualcosa di più radicale, e di più mortale. Robert non "vuole" Jesse. E neppure vuole arrivare a somigliargli, per quanto possa crederlo. Il suo desiderio ha un oggetto anch'esso più radicale, e più mortale.Attorno a questa "tensione" senza carne, per altro, la sceneggiatura costruisce una narrazione epica, o almeno finge di costruirla. Già il titolo del film rimanda a un racconto popolare di gesta straordinarie, proprio come quelli che nell'ultima parte dell'Ottocento stavano inventando il mito western, trasformando crudeltà e miserie in umana grandezza. Occorre immaginarlo, questo titolo esso stesso già narrativo, sul frontespizio di una pubblicazione da pochi centesimi, o sui manifesti di quei teatri dove, alla fine, Robert davvero metterà in scena le proprie gesta. Ma prima, prima del tradimento, prima del colpo di pistola sparato nella schiena, prima della patetica fama teatrale, ci sono le gesta di Jesse, appunto. C'è il suo mito, il racconto trasfigurato delle sue rapine, e quello completamente falso del suo eroismo pronto a colpire i ricchi e ad aiutare i poveri. Tutto questo ha letto e sentito da ragazzino Robert. E ci è cresciuto. Che cosa sarebbe, ora, se non portasse sempre con sé una vecchia scatola piena di libri e di fogli, tutti dedicati al suo eroe?
(Roberto Escobar da Il Sole 24 ore)
Di seguito il trailer in lingua originale:
«Ma non è una (mancata) relazione omosessuale quella che viene raccontata in L'assassinio di Jesse James da parte del codardo Robert Ford (The Assassination of Jesse James by the Coward Robert Ford, Usa, 2007, 160'). Non c'è carne, non c'è brama di corpi, nella sceneggiatura che Andrew Dominik ha tratto da un romanzo di Ron Hansen. C'è invece qualcosa di più radicale, e di più mortale. Robert non "vuole" Jesse. E neppure vuole arrivare a somigliargli, per quanto possa crederlo. Il suo desiderio ha un oggetto anch'esso più radicale, e più mortale.Attorno a questa "tensione" senza carne, per altro, la sceneggiatura costruisce una narrazione epica, o almeno finge di costruirla. Già il titolo del film rimanda a un racconto popolare di gesta straordinarie, proprio come quelli che nell'ultima parte dell'Ottocento stavano inventando il mito western, trasformando crudeltà e miserie in umana grandezza. Occorre immaginarlo, questo titolo esso stesso già narrativo, sul frontespizio di una pubblicazione da pochi centesimi, o sui manifesti di quei teatri dove, alla fine, Robert davvero metterà in scena le proprie gesta. Ma prima, prima del tradimento, prima del colpo di pistola sparato nella schiena, prima della patetica fama teatrale, ci sono le gesta di Jesse, appunto. C'è il suo mito, il racconto trasfigurato delle sue rapine, e quello completamente falso del suo eroismo pronto a colpire i ricchi e ad aiutare i poveri. Tutto questo ha letto e sentito da ragazzino Robert. E ci è cresciuto. Che cosa sarebbe, ora, se non portasse sempre con sé una vecchia scatola piena di libri e di fogli, tutti dedicati al suo eroe?
(Roberto Escobar da Il Sole 24 ore)
Di seguito il trailer in lingua originale:
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